Cerimonia in forma strettamente privata, ieri mattina, al cimitero di Corleone, per l’ultimo saluto a Maria Matilde Bagarella, la sorella di Ninetta, la moglie di Totò Riina. Il questore di Palermo Renato Cortese ha vietato i funerali in forma pubblica. Al cimitero, solo pochissimi parenti. Salvo Riina, il figlio del capo di Cosa nostra detenuto al 41 bis, ha preferito restare a Padova, dov’è al soggiorno obbligato. A Corleone, non è tornato neanche il vulcanico genero del capo dei capi, Antonino Ciavarello, che sul suo profilo Facebook si dichiara un «martire perseguitato dalla procura di Palermo».
Adesso, la strategia dei Riina è quella di passare sotto traccia. Perché tante scadenze attendono la famiglia: la prima udienza al tribunale Misure di prevenzione in cui si dovrà decidere del sequestro di beni scattato a luglio, le indagini del Ros hanno portato la procura di Francesco Lo Voi a bloccare i conti di tutti i componenti della famiglia. E poi, a breve scadrà la misura di sorveglianza per Riina junior. Basso profilo, dunque. Basso profilo anche per l'ultimo scarcerato eccellente
della famiglia, Giovanni Grizzaffi, il nipote prediletto di Totò Riina, l'uomo che i boss definiscono il "messia" nelle intercettazioni, il boss che dopo trent'anni in carcere dovrebbe riorganizzare la cosca di Corleone. Grizzaffi ha chiesto la residenza al Comune, intanto non può allontanarsi dalla città. Per fortuna, Corleone non è più quella di tanti anni fa. E i Riina sono rimasti soli al funerale di Maria Matilde Bagarella.