Non potrà concludersi entro il 29 ottobre il monitoraggio delle candidature alle elezioni regionali siciliane e nei Comuni sciolti per mafia che tornano al voto il prossimo 5 novembre. Lo rileva l'Ufficio di presidenza della Commissione parlamentare Antimafia che ha fatto il punto sulle attività di verifica.
L'Ufficio ha comunque stabilito che "i dati saranno resi pubblici appena disponibili e verificati" ed ha ribadito l'esigenza che "la legislazione nazionale e quella regionale - ove necessario, come in Sicilia - rafforzino e anticipino la fase dei controlli sulle candidature - ivi compresa la verifica, immediata e pubblica, delle condizioni di ineleggibilità - prevista dalla legge Severino, con più tempo e più mezzi a disposizione degli uffici elettorali".
Il 26% dei siciliani non sa che il 5 novembre si voterà nell’Isola per l’elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo dell’ARS: è il dato che emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis.
“A circa 10 giorni dall’apertura delle urne – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – oltre un quarto dei cittadini siciliani non è ancora a conoscenza dell’appuntamento elettorale. È un dato che, accanto alla progressiva disaffezione dei cittadini nella politica regionale, pesa in modo significativo sulla partecipazione al voto”.
Secondo l’ultimo Barometro Politico dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo, la fiducia dei siciliani nell’istituzione “Regione” è crollata dal 33% del 2006 al 12% di oggi: un valore più basso di quasi 20 punti rispetto alla media nazionale.