Paolo Ruggieri, candidato all’Ars alle elezioni del 5 novembre con la lista “Diventerà Bellissima” a sostegno di Nello Musumeci presidente. Vedendo tanti spot dei vari candidati, notiamo il suo, che è diverso dagli altri. Non è incentrato solo sulla progettualità, ma c’è la quotidianità, ci sono gli amici che la sostengono, il rapporto con suo padre e il rapporto forte con la sua città. Uno spot dove si evince un certo grado di sensibilità.
Lo spot è un spaccato della mia vita. Non voglio apparire diverso da quello che sono. La campagna elettorale è un momento della vita importante, impegnativo; è un tempo che impegna la vita della mia persona ma non devo cercare di apparire o di essere diverso da come sono. Se la gente mi ha apprezzato per quello che sono, perché dovrei cambiare, perché dovrei recitare una parte. Io ho da raccontare una parte della mia vita a quelle persone che mi conoscono di meno. Ho da mettere in campo qualche idea diversa dalle solite che si sentono dire da tutti i candidati. Insomma, far funzionare il cervello, non essere omologati e mettere qualcosa di proprio, senza vanità. Non mi sento il migliore, mi sento una persona normale al servizio delle persone normali, non degli apparati, dei padroni, dei padrini, delle lobby. Mi sento una persona normale per una Regione che torni ad essere normale e non la disastrata Regione che è stata con il presidente Crocetta.
Ruggieri lei ha un filo diretto con Nello Musumeci non da adesso ma da tempo. Rapporto che ha scavalcato i normali rapporti della politica e che sono diventati di amicizia. Quanto questo influisce nella sua campagna elettorale?
Io sono orgoglioso di essere un amico di Nello Musumeci. Ci siamo visti in campagna elettorale, fuori dalla campagna elettorale, nelle sedi istituzionali e nelle nostre case. Abbiamo una familiarità e occasioni d’incontro che a me gratifica. Lui è una persona illustre che è una fortuna incontrare nella vita, per quello che vale al di là della politica. Averlo avuto a Marsala tre volte negli ultimi mesi e aver ricevuto la sua visita alla inaugurazione del mio comitato elettorale per me è un’ulteriore gratificazione, perché è stato poche volte in provincia di Trapani, ma in campagna elettorale è venuto una sola volta a Marsala ed è venuto solo per me e questo ripeto mi gratifica al di là dei risultati elettorali.
Paolo Ruggieri, a proposito di risultati elettorali, lei sarà votato in tutti i 24 comuni della Provincia di Trapani?
Possiamo scommettere che verrò votato in tutti i 24 comuni.
Ruggieri lei era presente alla conferenza stampa di Giulia Adamo che ha annunciato l’esposto per il porto pubblico. Lei cosa ne pensa, crede ci sia una regia che abbia voluto bloccare la possibilità di mettere in sicurezza il porto?
Io sono molto interessato alla vicenda. ProgettiAmo Marsala è stata l’unica forza politica che ha avuto qualche perplessità quando si è trattato in consiglio comunale del porto privato, non perché siamo contrari al porto privato, anzi, siamo favorevoli. Ma si parlava del privato come una questione avulsa dal porto pubblico e questo non ci sta bene. Noi volgiamo il porto privato, ma quello pubblico viene a fianco se non prima di quello privato. Anche a me non mi convince questo stop brusco nei confronti di una iniziativa che avrebbe portato a Marsala quasi 50 milioni di euro e tanto lavoro pubblico.
Paolo Ruggieri, cosa ne pensa della vicenda del tribunale di Marsala?
Ma, dovrebbe rispondere il sindaco che ha dimostrato di avere le idee non proprio chiare. Dovrebbe dirci che posizioni ha assunto, ma aggiornarci sui vari step in corso. Il sindaco è il sindaco di tutti, e non basta dire soltanto, mi sto interessando. “ProgettiAmo Marsala” ha fatto tantissime interrogazioni sia in consiglio comunale sia attraverso ai mass media. Ma le risposte del sindaco non arrivano. Probabilmente ha uno staff poco attento.
Qual è la sua proposta per il Commerciale, una scuola che sembra non trovare una casa giusta.
Per me si dovrebbe costruire, se non si può fare, si può trovare una soluzione alternativa che è quella dell’attuale palazzo di Giustizia attuale, che è ampio e potrebbe ospitare la scuola.
Il sindaco dice, mancano i parcheggi, non c’è una palestra e soprattutto l’edificio non è a norma per ospitare una scuola.
Lo può diventare. Se è a norma l’attuale commerciale ospitato in una struttura privata nata per essere un albergo, certamente il vecchio tribunale può diventare una scuola.
Paolo Ruggieri, visitare tutti i 24 comuni della provincia è un tour che dà molte soddisfazioni. Cosa farà e cosa sta facendo per convincere l’elettore siciliano a non restare a casa ma andare a votare.
Parlando di tour mi viene in mente il tour che sta facendo in questo momento Matteo Renzi che è un fiasco e mette insieme meno di cento persone. Chiusa questa parentesi, io presenterò me stesso. Non organizzo o mi faccio organizzare incontri con centinaia di persone ma preferisco al massimo cinquanta persone con i quali guardarsi negli occhi e riuscire a raggiungere un’empatia o più semplicemente una simpatia tra candidato ed elettori. A me è capitato. Ho fatto riunioni con tanti giovani, con le donne che mi ha esaltato, con persone di diverso livello culturale e occupazionale. Poi dico alle persone di portare gli scettici, quelli che non vogliono votar e sono distanti dalla politica. Se andiamo noi ad incontrare nelle loro case gli elettorali allora avremo una percentuale un po’ più alta. Penso stia venendo fuori la voglia di votare e penso e sono certo che farà la scelta del buon governo con Musumeci Presidente.
Musumeci parliamo di programmi. In questi giorni c’è stato in Sicilia il Ministro dell’Agricoltura Martina che ha detto di aver fatto tanto in Sicilia. Gli agricoltori siciliani sono insoddisfatti dell’assessore Cracolici, cosa dice lei e cosa proponete?
Gli agricoltori sono scontenti eccome. I bandi europei son rivolti alle grandi aziende. A quelle che possono presentare progetti per produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Ma la stragrande maggioranza delle aziende siciliane e trapanesi, sono medie e piccole e quindi bisognerebbe rimodulare questi bandi perché i fondi ci sono. Pensiamo dunque agli agricoltori siciliani non come soggetti lontani, ma ascoltiamoli e andiamo a trovarli. E poi mi chiedo come mai in provincia di Ragusa, Siracusa e Catania il prezzo dell’uva è molto più alto rispetto al quello della provincia di Trapani. In quel caso è remunerativo e da noi no, perché? Ci chiediamo come si formano i prezzi agricoli e in particolare quello dell’uva. Creiamo una commissione ad hoc, un organismo di vigilanza, e facciamo sì che il prezzo sia la sintesi tra lavoro e reddito, tra lavoro e produzione, tra lavoro e commercializzazione e non sia soltanto un prezzo imposto da pochi grandi.
Ruggieri, lei ha un certo seguito da parte di tanti giovani, cosa le chiedono questi giovani e cosa lei si sente di promettere?
Io intanto sono quello che chiede a loro cosa si aspettano dalla politica. I giovani stanno molto attenti alle sfumature e ai dettagli e per loro vivere insieme la campagna elettorale è importante. Io l’ho dimostrato, quando ho avuto l’opportunità di formare una lista alle ultime amministrative, la maggior parte dei nostri candidati erano giovani e una under 35, Giusi Piccione, è stata eletta. La voglia di renderli protagonisti, giorno dopo giorno, non solo in campagna elettorale, ma prima, adesso e dopo, io ce l’ho. Loro hanno un grande senso di politica e di partecipazione e questo mi gratifica. Questo è un concetto ribadito ma che mi viene dal profondo del cuore. Io sono solo un ponte tra l’esperienza maturata e la voglia ancora di fare, ma i veri protagonisti della politica devono essere ragazzi, quelli che si devono fare una strada in questa società e spero che molti possano ritornare in questa nostra Sicilia, in questa nostra città, perché non è bello sapere che molti giovani vanno via e non tornano più. Creiamo occasioni di lavoro, opportunità di lavoro per questi ragazzi e creeremo ricchezza per le nostre generazioni ma anche per quelle che verranno.
Paolo Ruggieri, qual è la battaglia che si intesterebbe per la città di Marsala, che è la sua città?
Io mi intesterei la battaglia per il parco archeologico di Marsala, che vorrei diventasse un ente autonomo, che significa tanto perché potrà spendere i soldi dei biglietti. Vorrei che si aprisse il Decumano Massimo, dove siamo cresciuti tutti, che diventi un grande sbocco verso il mare. Marsala è monca con questo viale chiuso, il parco archeologico potrebbe essere potenzialmente il museo all’aperto più importante del mediterraneo. Facciamo che Marsala diventi la metà di tanti turisti ogni giorno e allora tanti giovani laureati potrebbero ritornare qui e trovare il loro sbocco occupazionale e una soddisfazione per la vita.