Toni Scilla, candidato al parlamento regionale alle elezioni del 5 novembre con Forza Italia a sostegno di Nello Musumeci Presidente. Questa è una campagna elettorale al cardiopalma, con grandi rischi per chi ha deciso di affrontarla perché i candidati sono tanti ma i posti in provincia di Trapani sono soltanto 5. Forza Italia è una lista molto forte, lei, Scilla, che sensazione ha trovato tra i cittadini che oggi non vogliono andare a votare?
La gente ha detto basta a questo tipo di politica e ha anche ragione. Se oggi esiste il M5S è anche per questa convinzione di precarietà generale. Devo dire comunque se oggi discuti, ti confronti e proponi progetti credibili e possibilità di riscatto e di speranza, allora la gente comprende il ruolo della politica e il fatto che bisogna andare a votare e scegliere. Devo dire che sto girando per la provincia, io ho solo un modo di fare politica che è quello che mi porta ad avere il contatto diretto con i cittadini e le imprese.
Lei ha scelto un modo di fare la politica in piazza al contatto con le persone, quando oggi c’è una politica chiusa nelle stanze e sempre meno va nelle piazze.
Certo, la piazza è sempre qualcosa che ti porta tensione. Non tutti possono andare in piazza. Ma è importante che il politico dia rassicurazioni dal punto di vista della fiducia. La gente comprende che tu da solo non hai la bacchetta magica, ma puoi incidere per cercare di migliorare le condizioni della tua comunità. Io ho fatto già il parlamentare nella legislatura precedente e ho prodotto degli atti legislativi veri che hanno inciso sulla vita degli agricoltori, dei pescatori portando economia perché ho saputo applicare la programmazione amministrativa del governo regionale alle reali esigenze del territorio. La gente questo te lo riconosce e ti riconosce una speranza. Questo è quello che deve fare la politica.
Scilla, dicevamo che la politica ha difficoltà a comunicare con i cittadini e molti oggi non sanno nemmeno che si vota il 5 novembre. Lei lo dice nelle piazze e alle persone che incontra?
Non si può non essere informati sul fatto che si vota per il rinnovo del Governo e del Parlamento siciliani. Purtroppo la responsabilità è della politica e dei partiti perché hanno dimenticato che la politica è servizio, è lavorare per il popolo.
Parlando di servizio, lei il 6 novembre sarà deputato all’Ars, quale sarà il primo servizio che presterà alla sua gente?
Partirò dalla definizione di una norma che ritengo essenziale nella sua complessità. Comprendo che parlare di riordino e riqualificazione delle coste è un tema molto delicato, ma poiché chi fa politica deve assumersi delle responsabilità e siccome il mio territorio, la mia provincia ha questo problema, va dunque risolto. Perché questo problema delle demolizioni deve essere risolto, su questo oggi si fa tanta demagogia e tanto populismo.
Lei è per le demolizioni o no?
Io sono per un riordino. Vorrei capire perché il limite dei 300 metri deve essere un limite assolutamente di riferimento, perché non 250 o 350. Il problema va affrontato per bene, con intelligenza e con assoluto rispetto dell’ambiente ma tutelando anche le proprietà dei cittadini.
I cittadini devono essere trattati tutti alla stessa maniera.
Quello certo. Per me la legalità e il comportamento equo per tutti è qualcosa di intrinseco nella mia attività politico e nella mia persona. Altro aspetto a cui tengo molto è la tutela assoluta e il rilancio dell’aeroporto di Birgi. Questa provincia non può prescindere assolutamente dall’avere un aeroporto che funzioni e che possa garantire reale sviluppo economico di tutte le attività della nostra provincia, perché non ci può essere un turismo e tutte le attività collegate come indotto al turismo se l’aeroporto non funzionerà.
Se dovesse scegliere un’attività di rilancio per l’aeroporto, cosa farebbe? Anche a livello di interlocuzione.
Bisogna partire dal fatto che non può esserci un solo vettore. Non può essere solo Ryanair l’unico vettore, questa è miopia politica. No comprendo come la politica, visto che la Regione ha la maggioranza di Airgest, non chieda conto e soddisfazione a chi oggi gestisce l’aeroporto con delle scelte scellerate.
Airgest è stata ricapitalizzata più volte, ma non è successo nulla di risolutivo.
La ricapitalizzazione fine a se stessa è solo uno spreco di denaro pubblico. Non puoi non avere le idee chiare sul piano della politica commerciale del territorio. Una delle motivazioni per le quali bisognerebbe bocciare l’attuale politica per la gestione con cui ha ridotto ai minimi termini l’aeroporto di Birgi. Ricordo che abbiamo autorevoli esponenti del governo della nostra provincia e mi riferisco all’assessore Gucciardi che probabilmente dormiva quando si facevano delle scelte che andavano contro il nostro territorio. Io sono favorevole all’apertura ai privati.
Scilla se dovesse dirmi un competitor che teme più degli altri all’interno della sua lista, chi è?
Devo dire che la mia lista Forza Italia è davvero forte. Io mi sento forte e penso che alla fine riuscirò a raggiungere il mio obiettivo. Una delle motivazioni che mi spinge a ritornare in assemblea è di promuovere un centrodestra forte, con una coalizione allargata a Noi Con Salvini, Fratelli d’Italia e arriva fino al centro moderato e agli autonomisti. Un esperimento che ci porterà fino alle elezioni nazionali. Questa competizione regionale è come sempre fondamentale anche per quelle nazionali. Competitor ce ne sono tanti forti ma non mi sembra opportuno fare un nome. Trapani avrà 5 deputati. E’ una legge proporzionale che regola le regionali e significa che prima che le preferenze valgono i voti che prenderà la lista. Io nel 2012 sono rimasto fuori dal parlamento nonostante otto mila voti, ma siccome mi candidai con Grande Sud che pur avendo preso il 5% regionale non ha avuto in provincia la percentuale utile per prendere il seggio.
Gliel’hanno combinata grossa nel 2012.
Sì, Doriana Licata, dopo aver aperto campagna elettorale, aver invaso la provincia con i manifesti, alla fine per coerenza politica ha lasciato la lista e io non ho raggiunto il seggio regionale. Questa volta con Forza Italia non accadrà. E il mio obiettivo è quello di fare la provincia di Trapani la più azzurra d’Italia. Il mio appello è a tutti i forzisti della provincia, ci sono le condizioni per valorizzare comune per comune chi vuole dare un contributo in politica. Forza Italia deve ritornare il partito di maggioranza relativa che ci deve vedere vittoriosi il 5 novembre e poi alla guida del Paese che sta soffrendo maledettamente.
Scilla è andato a Roma e ha incontrato il Direttore della Pesca del Ministero delle Politiche Agricole, cosa è successo?
Certo, anche se in campagna elettorale non si può trascurare il nostro comparto della pesca. Ho spiegato al direttore Riccardo Rigillo che la Sicilia deve essere, nell’interesse dell’Italia, al centro della politica della pesca nazionale. Bisogna saper discutere con l’Europa. Io sono un europeista convinto ma non serve un’Europa che emana dei provvedimenti inapplicabili, ingiusti e che danneggiano la nostra economia. L’Italia è un Paese che si fonda sulle partite iva, sui piccoli artigiani e piccoli imprenditori e allora bisogna fare in modo che questi regolamenti vengano filtrati bene. Questo incontro è stato importante per dare centralità alla Sicilia nel settore della pesca, che deve ad esempio diventare interlocutore nel canale di Sicilia, e penso che con Nello Musumeci e il mio ritorno all’Ars si possono creare quelle condizioni per ritornare a fare una politica della pesca che sia produttiva per noi siciliani ma anche per i Paesi dirimpettai.
Toni Scilla, quando il 6 o il 7 novembre si insedierà il nuovo presidente, se dovesse essere Musumeci, ci sarà la possibilità di una crisi di Governo per le diverse anime convergenti in questo progetto politico. Ci sono i salviniani, i meloniani, i forzisti che sono dei moderati liberali.
Devo dire che sarà sicuramente un governo molto parlamentarizzato e cioè ogni legge verrà discussa in aula perché non ci sarà una maggioranza così forte da poter essere autonoma. Il 5 novembre il siciliano, il trapanese deve andare a votare e che scelga la parte politica seria. Io ricordo che l’ultimo governo democraticamente eletto è stato quello di Silvio Berlusconi e soltanto un colpo di Stato, perché è stato tale ha consentito che il centrosinistra andasse al governo prima con Monti, poi con Letta e Renzi e poi con Gentiloni. E’ assolutamente indispensabile che la gente vada a votare il centrodestra e per quanto riguarda la provincia di Trapani, votate Forza Italia, votate Toni Scilla, votate Musumeci.