Ieri a Palermo Silvio Berlusconi ha tenuto una grande convention politica. Teatro Politeama gremito, applausi e inno forzista intonato in standing ovation.
Berlusconi è un grande comunicatore, uno di quelli che la comunicazione la insegna agli altri, prima ancora di farla. Nella mattinata di ieri non ha lasciato Villa Igea, dove è solito albergare. Ha riunito i suoi e incontrato vari quadri dirigenti provenienti da tutta la Sicilia.
Ma il bagno di folla lo ha fatto ieri pomeriggio incontrando i siciliani, salito sul palco non poteva mancare la sua verve ironica: “ Dovevate cantare menomale che Silvio c'è”.
Lui, il Presidente, che narciso lo è davvero, ama chi gli fa i complimenti, ama chi lo acclama e all'occorrenza se lo dice anche da solo.
Sfoggia una abbronzatura da lampada, un faccino venuto bene, ma quella che non può mancare è la sua arte oratoria.
Parla per un'ora circa, la prima parte del discorso è incentrato sull'obiettivo delle prossime elezioni nazionali, sull'alleanza con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Snocciola qualche punto del programma: dai 1000 euro di pensione minima, all'abolizione dell' imposta sulla prima casa, via l'imposta sulle donazioni e successioni, inserimento della flat tax, via il bollo dalla prima auto e via l'Imu agricola.
Incassa applausi dal pubblico e dai gruppi dirigenti seduti tra le prime file.
Per ridurre le tasse bisogna ridurre anche la spesa dello Stato, dice il Berlusca, e poi stoccata su Mattero Renzi: “Bisogna chiudere Equitalia ma sul serio non come ha fatto Renzi”.
E poi ancora, inserimento del vincolo di mandato per i parlamentari e riforma della giustizia.
L'attenzione si sposta sui Cinque Stelle: “ L’86% di loro non ha mai presentato una dichiarazione dei redditi, sono pauperisti e giustizialisti. Vogliono una giustizia sommaria per i loro avversari politici. Parlano di cambiamento ma non sanno cosa cambiare e come. Chi vota per i Cinque Stelle è una persona che non ragiona”.
E per la Sicilia Berlusconi indica il programma che ha scritto Forza Italia unito a quello del candidato presidente per la coalizione di centro-destra, Nello Musumeci. Favorire la nascita di nuove imprese l'obiettivo primario, seguono il rilancio dell'agricoltura, della pesca e del turismo.
Sulla polemica delle liste degli impresentabili, il Cavaliere, dice la sua: “ Abbiamo messo in campo uomini giusti, c'è il sistema delle preferenze se riterrete che qualcuno non sia adatto non lo votate. E' una polemica che non esiste”.
Sul governo uscente targato Rosario Crocetta non ha dubbi: “ vi hanno rubato il futuro...i numeri del dopo Crocetta sono un distrastro”.
Presenta i suoi amici: Gaetano Armao e Vittorio Sgarbi che in chiusura di convention invita sul palco. Non poteva non lasciare la platea con la sua benedizione: “Vi nomino tutti missionari di libertà”.
E nella stessa giornata di ieri, a Palermo, a sostenere le ragioni del voto a Fabrizio Micari, candidato presidente per il centro sinistra, il parlamentare Ettore Rosato.
Sulla questione grillina e sulla infelice uscita dell'assessore designato Parisi, secondo cui l'onorevole PD dovrebbe essere bruciato vivo, Rosato dice di non essere offeso ma rattristato: “ Si potrà dire sono parole, ma a furia di seminare minacce queste piantine crescono e prima o poi ci sarà qualcuno che potrà pensare di trasformarli in fatti concreti. Vogliamo che Cancelleri dica con chiarezza che quella persona non può far parte della sua squadra perché indegna di rappresentare le istituzioni”.
Di attacco mediatico parla Luigi Di Maio: “Vi chiedo di parlare a quanti più siciliani possibile in questi ultimi tre giorni. Ce ne sono tanti nelle vostre regioni, che vivono lontano dalla Sicilia. Ditegli di andare a votare o di far andare i loro amici e parenti rimasti in terra sicula. Raggiungete sui social tutti i siciliani che conoscete. Se siete in Sicilia ogni giorno datevi l’obiettivo di raggiungere almeno 100 persone. Decideranno loro chi votare, ma ditegli di andare a votare, in Sicilia c’è una emergenza legalità che possiamo arginare solo con l’affluenza ai seggi”.