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03/11/2017 11:00:00

Mafia, nuova interdittiva antimafia per i partinicesi Giovanni e Salvatore Amato

Nuovamente oggetto di un'interdittiva antimafia da parte della prefettura di Palermo i fratelli imprenditori partinicesi Giovanni e Salvatore Amato, di 41 anni e 36 anni. Le loro imprese sono state segnalate come potenzialmente inquinate da Cosa nostra.

E' stato revocato un appalto pubblico ad Alcamo per la realizzazione di un campo polivalente coperto per un costo di mezzo milione di euro. Già a luglio la prefettura cancellò dalla lista la «LiberJato» di Partinico che aveva tra i suoi soci fondatori proprio i due fratelli Amato, figli di Giuseppe, 71 anni, l'uomo che diede la sua carta d’identità a Leoluca Bagarella e che è stato anche esattore del pizzo per conto dei Vitale di Partinico. Da tempo, però, Giuseppe Amato ed i figli si sono dichiarati fuori da Cosa nostra, sostenendo di avere cambiato stile di vita e ripudiando Cosa nostra. Sono stati anche destinatari di minacce  con una lettera che gli fu inviata pochi giorni dopo la denuncia nei confronti degli esattori del pizzo della famiglia mafiosa Vitale contro i quali gli Amato si sono anche costituiti parte civile.  «Io e mio fratello siamo incensurati e stiamo pagando per errori fatti 20 anni fa da mio padre. A sua volta mio padre nel frattempo ha dimostrato di aver preso le distanze, ha denunciato con noi i mafiosi. In questi anni la mia impresa ha subito furti e danni per 70 mila euro. Oggi mi sento deluso da quello Stato che credevo fosse dalla mia parte e che invece si ritorce contro di noi».