Un noto pediatra di Trapani è stato rinviato a giudizio per aver fatto telefonate osè a luci rosse ad un'infermiera che lavorava nel suo stesso ospedale. Le telefonate erano così insistenti che rendevano la sua vita un inferno. Soprattutto di notte.
Ne dà notizia l'emittente di Trapani Telesud. La donna, terrorizzata, ha presentato denuncia, pensando che fosse un maniaco, uno stalker. E invece il maniaco era proprio il suo capo, il primario del reparto di pediatria, che è stato facilmente individuato perchè telefonava con un cellulare aziendale. Non proprio un genio.
In pratica, si era invaghito della donna, e non la smetteva più di tormentarla. Il prossimo 17 gennaio il medico dovrà comparire davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Trapani, Caterina Brignone, per rispondere dei fatti a lui contestati,il reato è: molestia. Nel corso dell’udienza, le parti procederanno “alla quantificazione del risarcimento dei danni per accedere all’oblazione”, richiesta dai difensori del medico che estingueranno il reato per tramite della pena pecuniaria concordata con il giudice. Chissà se l'Asp prenderà provvedimenti.