Per oltraggio a pubblico ufficiale, il giudice monocratico Francesca Maniscalchi ha condannato il 52enne marsalese Alessandro Titone a un mese di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, nonché al risarcimento danni di 200 euro alle parti civili e al pagamento delle spese legali sostenute da queste ultime.
I fatti risalgono al 7 febbraio 2014, quando Titone, con il suo furgone, stava bloccando il traffico in via Trapani e all’invito di due sottufficiali della Guardia di finanza in borghese a spostarsi avrebbe reagito con modi non proprio civili.
Secondo l’accusa, infatti, avrebbe reagito inveendo con parolacce contro chi l’aveva invitato a spostarsi per far defluire il traffico veicolare. Sulle prime, sembra che Titone non si fosse reso conto che aveva a che fare con il luogotenente Antonio Lubrano e il maresciallo Salvatore Missuto, all’epoca i vertici della sezione di pg Fiamme Gialle della Procura di Marsala
. Ma quando i due militari si videro costretti a qualificarsi non avrebbe abbassato i toni. A quel punto, i finanzieri non poterono esimersi dal denunciare il fatto.
Poi, nel processo, Lubrano e Missuto si sono costituiti parte civile e ad assisterli è stato l’avvocato Gaetano Di Bartolo. A difendere l’imputato è stato, invece, l’avvocato Maria Antonietta Tosto, che preannuncia appello alla sentenza di condanna.