Fabrizio La Gaipa, candidato alle recenti elezioni regionali in Sicilia, è stato arrestato dalla Squadra mobile di Agrigento ed è finito ai domiciliari.
Per il 42enne, di professione imprenditore, l'accusa è quella di estorsione.
La Gaipa, che è stato il primo dei non eletti per il Movimento 5 Stelle, ha ottenuto oltre 4mila voti ed è arrivato alle spalle di Matteo Mangiacavallo (14mila) e Giovanni Di Caro (5.900).
Ad accusarlo sono due dipendenti dell'albergo da lui gestito ad Agrigento: secondo le prime verifiche, li avrebbe costretti a firmare buste paga false.
Così La Gaipa si descrive nel curriculum vitae della piattaforma M5s: "Sono un imprenditore turistico di seconda generazione, con un passato da giornalista e scrittore. Nutro una passione profonda, consolidata nel nostro territorio, per l´ arte antica. Recentemente mi sono impegnato in iniziative culturali innovative legate all’archeologia
come l’apertura ad Agrigento dell’Hotel Costazzurra Museum & Spa, primo archeo-hotel del mondo, eventi culinari legati alle tradizioni gastronomiche dell’antichità e persino la riscoperta di trattamenti e rituali estetici del passato quali il massaggio con lo strigile (antico strumento di bronzo o di ferro di cui si servivano gli antichi per detergersi il corpo ndr)". Fino ad agosto era anche presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi.
La Gaipa è stato posto agli arresti domiciliari, mentre, nell'ambito della stessa inchiesta è stato coinvolto anche il fratello dell'imprenditore, Salvatore, nei confronti del quale è stato disposto il divieto di dimora ad Agrigento.
L'inchiesta della Procura, condotta dal sostituto Carlo Cinque, coordinato dal procuratore Luigi Patronaggio, è a una svolta. Ci sarebbero almeno sei esposti - riporta il quotidiano La Sicilia - all'origine del fascicolo aperto qualche mese fa, presentati da alcuni dipendenti dell'albergo gestito da La Gaipa.