Essere massoni non significa essere incandidabili. Lo fa sapere l'avvocato Girolamo Signorello, di Castelvetrano, che ha inviato alla redazione di Tp24.it una nota che riguarda la sua vicenda:
Il decreto, emesso dal Tribunale collegiale civile di Marsala il 27.09.2017, divenuto già irrevocabile, ha rigettato la richiesta di incandidabilità avanzata dal Ministro dell’Interno in riferimento alla mia appartenenza alla loggia massonica Francisco Ferrer di Castelvetrano, del Grande Oriente d’Italia.
Il Tribunale, nel rigettare la richiesta, ha statuito che la mera appartenenza alla massoneria, nello specifico al Grande Oriente d’Italia, non è assolutamente causa di incandidabiltà, nè tanto meno reato.
Pertanto, nell’esprimere la piena soddisfazione per quanto decretato dal Tribunale e nel confermare e ribadire, anche da avvocato, l’assoluta fiducia nella Giustizia, manifesto anche un sentimento di amarezza per quello che questa vicenda ha rappresentato per me e per chi mi è vicino per aver riportato il mio nome, a dire di qualche giornalista, incluso nella “lista nera” degli incandidabili.
Mi piace ricordare a me stesso che in Italia , ai sensi dell’articolo 18 della Costituzione, l’associazione è libera, ed in mancanza di requisiti negativi, di cui allo stesso art. 18, è quindi libera l’appartenenza ad una loggia massonica.
Mi auguro che questo giudizio, emesso da un Tribunale in nome del popolo italiano, possa essere viatico per garantire il rispetto per la libertà di tutti.
Castelvetrano li 17.11.2017
Avv. Girolamo Signorello