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24/11/2017 06:00:00

Erice, la coop e il supermercato confiscato alla mafia. Il Comune dà il via libera

 Si è sbloccata la situazione di stallo che si era creata ad Erice e che tanto scalpore aveva suscitato dopo un articolo di Tp24.it. Ci riferiamo al caso della cooperativa di ex lavoratori del Gruppo 6 Gdo, che aveva chiesto in gestione un supermercato confiscato alla mafia, in via Convento San Francesco di Paola, e che aveva visto il Comune fare dietro front dopo l'iniziale accoglimento della domanda. Ne abbiamo parlato in un articolo che potete leggere cliccando qui. 

Da quanto apprende la redazione di Tp24.it le resistenze e le perplessità all'interno dell'Amministrazione Comunale, dopo i nostri articoli, sono state superate, e si è arrivati, pertanto alla firma della convenzione. La vicenda, infatti, ha suscitato davvero tanto clamore, e sono intervenuti in tanti, dal presidente del consiglio comunale Giacomo Tranchida, alla Prefettura. Finalmente c'è stato un incontro decisivo tra il legale della cooperativa, l'avvocato Lentini,  e il dirigente del Comune, l'architetto Pedone, e la cooperativa ha elencato una serie di atti ad alto valore sociale che giustificano dunque il comodato ad un prezzo simbolico dell'immobile. Il dirigente, pertanto, ha annullato la revoca dell'assegnazione,  proponendo alla Giunta di firmare la convenzione. La Giunta si è riunita il 21 pomeriggio e ha deliberato l'assegnazione definitiva del bene, stilando il contratto definitivo. Potete scaricare la delibera della Giunta Toscano cliccando qui. 

Ma quando aprirà il supermercato? "Purtroppo i problemi non finiscono mai - commenta uno dei soci, Alessandro D'Angelo - perchè abbiamo subito dei ritardi gravissimi. Abbiamo perso un mese e mezzo, perchè abbiamo bloccato forniture di attrezzature per 180.000 per banchi frigo, salumeria, ortofrutta. Se tutto va bene, adesso, apriremo nel Febbraio del 2018. Certo, potremmo valutare un'azione risarcitoria per il danno economico subito, dato che abbiamo perso tre mesi di fatturato, ma, davvero, in questo momento vogliamo solo poter cominciare a lavorare e a vivere del nostro lavoro".