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02/12/2017 04:30:00

Mafia, arrestato il genero di Totò Riina: sei mesi ai domiciliari per una truffa del 2009

 Finisce agli arresti domiciliari Antonino Ciavarello detto Tony, 44enne palermitano genero di Totò Riina, il capo dei capi di Cosa Nostra, deceduto il 17 novembre nell'ospedale Maggiore di Parma, in cui era detenuto al 41 bis.

Ciavarello è il marito di Maria Concetta Riina e padre di tre figli. L'intera famiglia da diversi anni si è trasferita in Salento, a San Pancrazio, piccolo centro della provincia brindisina. Lì i carabinieri hanno bussato alla porta dell'abitazione ubicata nella piazza principale del paese, per notificare a Ciavarello un ordine di esecuzione di una pena di sei mesi, diventato definitivo insieme alla condanna per una truffa che avrebbe commesso nel 2009 a Termini Imerese (Palermo).

Il genero del boss in Puglia si è costruito una vita all'apparenza lontana dagli affari criminali della famiglia della moglie, portando avanti una ditta di ricambi per automobili. Un'apparente normalità che però non convince la Dda di Palermo, che, a luglio, ha posto sotto sequestro beni per 1,5 milioni riconducibili a lui, alla moglie Maria Concetta e persino ai tre figli minorenni, ai quali - secondo i
carabinieri del Ros - sarebbero stati intestati conti correnti in cui sarebbero confluite somme proventi di illeciti. Dopo il sequestro, Tony Ciavarello lanciò una colletta su Facebook, sostenendo che i provvedimenti della magistratura lo avevano mandato sul lastrico.

Dopo la morte di Riina, l'intera famiglia è partita per la Sicilia, per portare l'ultimo saluto al boss. Da poco rientrati in Puglia, Ciavarello ha avuto la notifica del provvedimento di arresto.