Venerdì, erano finiti agli arresti domiciliari per peculato e falso: il professore di Diritto civile Luca Nivarra e l’avvocato Fabrizio Morabito sono accusati dalla procura di essersi impossessati degli affitti di un ingente patrimonio immobiliare, che appartiene alla Fondazione Sapuppo.
Dopo l’interrogatorio di lunedì, il giudice Nicola Aiello ha oggi rimesso in libertà I due indagati, ritenendo che le esigenze cautelari siano attenuate, e che sia sufficiente un’interdizione dall’esercitare le funzioni di amministratore, di qualsiasi società. L’impianto delle accuse sarebbe dunque confermato, non c’e Il rischio di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato.
Nivarra ha negato di essersi impossessato di quei soldi, scaricando la responsabilità su Morabito. Il legale
ha ammesso candidamente di essere “un disordinato”, ha spiegato di aver trovato nel suo studio due buste piene di soldi nel corso di un trasloco: “erano parte degli affitti, che ho restituito”.
Venerdì, la Guardia di finanza ha sequestrato altri soldi in contanti a casa di Morabito, 6.000 euro. Erano in due buste. Il legale ha detto che si tratta dei "regali fatti dai nonni ai figli, per i dentini caduti e altre occasioni”.