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14/12/2017 04:10:00

Tra Cassaro e Loggia

 di Leonardo Agate  - “Che ne pensi di questi rigurgiti fascisti di cui si parla in questi giorni sulla stampa e alla televisione? A Como si sono riuniti in migliaia per protestare contro i neofascisti….”

Antonio mi risponde mentre passeggiamo tra Cassaro e Loggia, in questo pomeriggio infrasettimanale di tran tran provinciale. Mi risponde: “Di che ti preoccupi? E’ tutto sotto controllo… non sai che lo spirito resistenziale è talmente forte che qualunque tentativo di prevaricazione dei neofascisti verrà energicamente fronteggiato?”

“Vero… - rispondo – ma la Resistenza è lontana nel tempo…I giovani non ne hanno ricordo….Quelli che l’hanno fatta non esistono più….”.
“E che vuol dire – risponde Antonio - , vorresti disconoscere le tradizioni repubblicane, le consuetudini consolidate, il familismo cemento di tutto? Le basi della nostra società non sono niente per te?”

“Spiegami meglio”.

“Non hai visto che alle ultime ricorrenze del 25 aprile i vecchi partigiani sono stati sostituiti dalle nuove leve, figli e nipoti, pure pronipoti, coi loro bravi cartelli: “Siamo discendenti dei partigiani”?
“Ah, sì…allora siamo a posto….”
“Certo, stai tranquillo, è tutto sotto controllo, te l’ho detto….”
Antonio è informato di tutto. Ogni giorno compra i giornali, guarda i telegiornali, legge famosi libri di storia e a volte compra nuovi saggi in libreria. Ascoltare le sue considerazioni significa completare le proprie informazioni.
“Che ne pensi - gli chiedo – di quest’influenza che Mosca avrebbe esercitato sull’esito del referendum italiano del 4 dicembre 2016? E di quest’altra che sta dispiegando in questi giorni per favorire la Lega e il M5S nella campagna elettorale delle politiche prossime venture?”
“E tu stai a sentire le balle spaziali? – risponde – Mi meraviglio di te”.
“Mi riferivo alla loro possibile influenza sull’esito delle prossime elezioni”.
“Balle, nient’altro che balle” risponde secco.
“In che senso, scusa? Balle le notizie false o la loro influenza sull’esito elettorale?”
A questo punto la profondità intellettuale di Antonio si mostra in tutta la sua estensione: “Cosa stai a sottilizzare…mi sembri un sofista….Mi pari come colui che guarda il dito a chi gli indica la luna. Le balle hanno questo di loro proprio, che, se nascono balle, muoiono balle, né riescono a produrre alcun risultato che non possa dirsi pur’esso “balle”.
“Il tuo ragionamento ha una logica, tuttavia….”
“Tuttavia, tuttavia….sempre che avanzi dubbi, ma non mi credi quando ti dico che è tutto a posto, sotto controllo?”
“Sotto controllo? Non capisco….in che senso?”
Eravamo intanto arrivati all’altezza del portone di Palazzo Damiani nel Cassaro. Antonio guarda l’orologio al polso, mi allunga la mano per un rapido arrivederci, e mi lascia. Lo vedo entrare nell’androne buio del portone. Sulla facciata del Palazzo, a destra del portone, è stata lucidata di recente la targa di ottone del “Grande Oriente d’Italia”, Loggia Massonica.
Me ne torno più tranquillo a casa per la cena.