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15/12/2017 06:00:00

Trapani, il libro - denuncia di Andrea Bulgarella: "Vi racconto la partita truccata"

 Mafia, giustizia, poteri forti, banche: una tela velenosa, per chi finisce impigliato: è in uscita per l’editore Rubbettino “La partita truccata”, il libro scritto dall’imprenditore Andrea Bulgarella con il giornalista Giacomo Di Girolamo.

Si tratta di un j’accuse potente, destinato a scuotere le coscienze: per la prima volta parla Andrea Bulgarella, il noto imprenditore siciliano, che nell’ottobre del 2015 è finito al centro di un’inchiesta della Procura antimafia di Firenze. E’ accusato di aver costruito la sua fortuna grazie all’appoggio della mafia trapanese.

Bulgarella, con l’aiuto del giornalista Giacomo Di Girolamo, non solo smonta le accuse, ma racconta tutta la sua vita, fatta di denunce, e di tanti No detti non solo a Cosa nostra, ma anche a chi chiede tangenti e “favori”. Un libro ricco di retroscena, documentatissimo, che denuncia la presenza della mafia anche nei posti più insospettabili, e un sistema clientelare che Bulgarella ha visto all’opera non solo in Sicilia, ma anche in molte altre parti d’Italia.

Bulgarella conduce il lettore in un viaggio senza respiro tra la palude della burocrazia, il modo in cui si arricchiscono illecitamente le banche a danno degli imprenditori onesti, una magistratura cieca, un sistema di favori, falsi pentiti, carte truccate e complicità.

Sono tanti gli episodi: le complicità della politica e delle istituzioni agli imprenditori - banchieri come Zonin a Trapani, il sistema con cui alcuni grandi gruppi imprenditoriali del Nord si spartiscono le opere pubbliche in Sicilia, la finanza sporca delle grandi banche italiane, la burocrazia malevola di Pisa, e ancora, le intercettazioni strampalate dei Ros, la superficialità di certi giornali, il modo in cui i collaboratori di giustizia cambiano le dichiarazioni a loro piacimento. Tante storie, tutte incredibili, ma tutte vere.

“Il mio è il disperato atto di accusa per cercare di smuovere le coscienze, e fare nascere nel Paese una sana ribellione contro un sistema che non va, e che non favorisce gli imprenditori onesti. In questo libro accuso i manipolatori della gogna mediatico giudiziaria - spiega Bulgarella - chi ha tentato di distruggere la mia vita con accuse infondate. Accuso le banche, che fanno finanza sporca, e non aiutano le imprese a crescere. Accuso i mafiosi che mi chiamano “sbirro” perché nella vita non mi sono mai piegato ai loro ricatti”.

“Io non ho mai voluto pagare, né la politica, né i funzionari corrotti, né la mafia, né i tentativi di estorsione legalizzata delle banche - aggiunge Bulgarella - . Dopo diversi attentati subiti, ho capito che per sopravvivere dovevo trovare alternative diverse, e addirittura lasciare la mia Trapani”.

In questo libro Bulgarella fa denunce pesantissime. “Sono sempre stato tra due fuochi: da un lato i mafiosi che nelle intercettazioni mi indicano come “sbirro”. Dall’altro lato noti investigatori che avvicinavano i miei uomini per dire: Anche se Andrea Bulgarella è pulito, troveremo il modo di rovinarlo...”.

“Adesso - conclude Andrea Bulgarella - è arrivato il momento di reagire, di dire la verità, a qualsiasi costo, di scoprire le carte di una partita truccata…”.