Annullato parte del sequestro che era stato disposto per Francantonio Genovese. Il tribunale del riesame di Messina ha disposto anche l'annullamento per le ipotesi di riciclaggio nei confronti dell'esponente di Forza Italia e dei suoi familiari tra cui il figlio Luigi, neo eletto all'Ars.
Il Tribunale «in relazione ai restanti reati rispettivamente ascritti ai ricorrenti l’importo complessivo suscettibile di sequestro diretto o per equivalente in 4.372.000 euro e, per l’effetto, ha ridotto il sequestro nei confronti di Francantonio Genovese fino alla concorrenza di tale importo». Lo scorso 23 novembre era scattato il sequestro di beni di 20 milioni di euro.
I giudici hanno confermato il sequestro dei beni immobili «fino al valore di 953.343,75 euro, delle quote societarie della L&G Group srl del ricorrente Luigi Genovese con relativo compendio aziendale, delle partecipazione societarie della Ge.Pa srl in capo a Luigi Genovese». E' stata disposta la restituzione dell’eccedenza eventualmente sequestrata rispetto agli importi indicati.
Sulle questione del riciclaggio, afferma l'avvocato Favazzo, il dispositivo esclude totalmente questa ipotesi. Le somme all'estero della famiglia Genovese, erano detenute già negli anni '70 dal senatore Luigi Genovese, padre di Francantonio, che le aveva trasferite al figlio quando era molto piccolo. Il legale dell'esponente forzista ha annunciato il ricorso alla Corte di Cassazione per cercare di annullare totalmente il provvedimento di sequestro.