Versioni diverse a confronto oggi nell'incidente probatorio che si terrà a Trapani per capire quali fossero i veri ruoli nel centro massaggi a luci rosse scoperto e sequestrato dalla polizia alcune settimane fa. Dovrà testimoniare Hongying Li, la cinese di 52 anni, la cui attività di prostituzione sarebbe stata sfruttata dalla connazionale Xiaolan Han, di 48 anni, nel Centro massaggi «Tuina» di via Nino Bixio, a Trapani. Il permesso di soggiorno di Hongying Li scade il prossimo 31 gennaio, ed allora il giudice per le indagini preliminari ha disposto che l’assunzione della testimonianza della donna avvenga nel corso di un incidente probatorio fissato per questa mattina.
Xiaolan Han, che è indagata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha escluso di essere la titolare del Centro massaggi a luci rosse, dichiarando, alla presenza del suo difensore di fiducia, avvocato Fabio Sammartano, di essere stata lei stessa sfruttata. La titolare del «Tuina», infatti, sarebbe una terza donna cinese, da tempo all’estero, che in precedenza aveva gestito un altro locale nello stesso immobile della via Nino Bixio. Xiaolan Han ne era stata indicata come titolare perché, come hanno verificato gli inquirenti della Squadra Mobile, oltre a prostituirsi, favoriva e sfruttava la sua connazionale, incassandone parte degli introiti e impartendole disposizioni circa il comportamento da tenere con i clienti.
Xiaolan Han è attualmente detenuta al carcere Pagliarelli di Palermo perché il settore femminile del San Giuliano di Trapani è da tempo inattivo.