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20/12/2017 09:00:00

Trapani, processo per la morte di Uwadia Bose. Il pm fa ricorso in appello

La Procura di Trapani ricorre in appello contro la sentenza della Corte di Assise che a maggio ha assolto il lavapiatti Alessandro Bulgarella dall'accusa di essere l'omicida della prostituta Uwadia Bose, trovata la vigilia dei Natale del 2013 nei pressi del cimitero di Custonaci.

Al termine del processo di primo grado il pm Belvisi aveva chiesto per l'imputato 25 anni di carcere. La difesa, rappresentata dall'avvocato Nino Sugamele, invece, ha puntato tutto sulla superficialità delle indagini, durante le quali non sarebbero stati recuperati i filmati delle videocamere di sorveglianza posti sul tragitto che avrebbe compiuto Bulgarella.

Il ricorso si basa su alcuni punti che la Corte di Assise non ha ritenuto importanti come indizi e che non sarebbero stati valutati adeguatamente: l’immediata consapevolezza dell’imputato dell’interesse investigativo dei carabinieri per l’omicidio; il consulto con un avvocato prima di essere sentito dagli inquirenti; alcuni inquinamenti probatori; la conoscenza di fatti che potevano essere noti solo dall’omicida: l’identità del cadavere e la sottrazione del cellulare e dei documenti ad Uwadia Bose.