La condanna a 3 anni di carcere e a 1200 euro di multa è stata chiesta per il 35enne pregiudicato e tossicodipendente marsalese I.M. alla sbarra, in Tribunale (presidente del collegio giudicante: Vito Marcello Saladino), con l’accusa di tentata rapina impropria ai danni di due supermercati e lesioni.
L'imputato, il 5 ottobre 2016, avrebbe tentato di portare via due pezzi di formaggio dall’Eurospin di via Vita, mentre alla vigilia di Natale dello stesso anno prese due bottiglie di amaro dagli scaffali del “Penny Market” di via Salemi.
All’Eurospin, dopo essere stato notato dal titolare del supermercato, riconsegnò uno dei due pezzi di formaggio, tentando di andare via con l’altro. Ma fu bloccato e nella colluttazione finirono a terra sia il pregiudicato che il titolare dell’esercizio, Gaspare Pace (parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giovanni Marino), nella sua denuncia dichiarò: “Mi ha ferito con una siringa usata”. Ma secondo l’avvocato difensore Manuela Canale “non c’è prova che il graffio è dovuto a una siringa”.
Su questo episodio ad indagare sono stati i carabinieri, mentre è stata la polizia ad occuparsi dell’episodio relativo al Penny Market. “Il giovane– spiegava una nota del Commissariato dopo l’arresto - dopo aver furtivamente sottratto due bottiglie di amaro, ha provato a recarsi rapidamente verso l’uscita, ma è stato prontamente raggiunto dagli addetti al servizio di vigilanza che, dopo aver richiesto l’intervento della Polizia, sono riusciti a bloccarlo nell’area antistante l’ingresso del supermercato e ad intimargli di restituire quanto aveva poco prima sottratto.
Alle richieste degli addetti all’antitaccheggio, l'imputato ha reagito in maniera estremamente violenta, estraendo un cutter che ha cominciato a brandeggiare nei loro confronti, rivolgendo parole minacciose per guadagnarsi la fuga”.
Anche in questo caso, l’avvocato Canale ha replicato affermando che “il direttore del supermercato ha detto che I.M. ha brandito il tagliabalsa chiuso per pochi secondi”, che “non voleva fuggire” e che “all’arrivo della polizia non oppose resistenza”. Il difensore ha concluso chiedendo la derubricazione dell’accusa di tentata rapina impropria in tentato furto aggravato.
A fine ottobre 2016, I.M. fu arrestato dai carabinieri anche per il furto di due capi di abbigliamento dal negozio Oviesse. Ma questo fatto è oggetto di un altro procedimento penale.