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21/12/2017 11:13:00

Alcamo, rompe il vetro di un'auto e ruba una borsa. Arrestato dopo un inseguimento

Rompe con un sasso il vetro di una Fiat Panda parcheggiata in via Segesta ad Alcamo, ruba una borsa che si trovava all'interno e fugge via. I carabinieri dopo aver inseguito Mylola Melia, 21enne originario dell'ucraina ma alcamese di adozione  lo hanno arrestato con l'accusa di furto aggravato e violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Nel primo pomeriggio di martedì i militari della Stazione Carabinieri di Castellammare del Golfo guidati dal Luogotenente Luigi Gargaro, al fine di prevenire il fenomeno di furti su auto, hanno impiantato un servizio di appostamento ad hoc, dislocandosi in punti cruciali della cittadina
castellammarese al fine di osservare i movimenti e monitorare i veicoli parcheggiati: tale scelta si è rivelata vincente!

Infatti, intorno alle ore 15:00, due militari della Stazione, appostatisi nei pressi di via Segesta notavano MELIA Mykola, soggetto molto noto alle forze dell’ordine del luogo per essere gravato da numerosissimi precedenti di polizia, nonostante la giovane età, e già sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno. L’atteggiamento assunto dal MELIA, che camminava con fare guardingo e scrutatore, non è piaciuto ai militari che, in abiti civili, hanno iniziato a seguirlo a piedi. Dopo pochi metri il MELIA, portatosi in una zona appartata di via Segsta, infrangeva con un sasso il cristallo posteriore di una Fiat Panda parcheggiata e, dopo essersi impossessato di una borsa presente sui sedili, si allontanava velocemente.

I militari della Stazione, notata tutta la scena, si lanciavano all’inseguimento del MELIA che, vistosi scoperto, cercava invano di dileguarsi tra le vie cittadine. Tale inseguimento infatti durava pochi metri poiché i Carabinieri riuscivano in poco
tempo a raggiungere e fermare il fuggitivo il quale veniva arrestato con le accuse di furto aggravato e violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

MELIA Mykola, dopo le formalità di rito,  è stato dunque tradotto nelle camere di sicurezza della caserma di Alcamo ove ha trascorso la notte.
Al processo per rito direttissimo presso il G.I.P. del Tribunale di Trapani è stato condannato alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nelle ore serali e notturne e l’obbligo di presentazione alla Stazione di Castellammare del Golfo una volta al giorno tutti i giorni.