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23/12/2017 07:43:00

Caso "Maria di Trapani", condannato a due anni Alberto Lipari

 Si è concluso con due condanne il processo relativo al “caso Maria di Trapani”. Il giudice Lorenzo Chiaramonte ha, infatti, inflitto due anni di carcere (pena sospesa) ad Alberto Lipari, 50 anni, nato a Trapani, ma residente a Marsala, e a Rosalba Platano, 41 anni, marsalese.

Entrambi, dunque, sono stati giudicati colpevoli di maltrattamenti in danno della 42enne Maria Caruso, più nota come “Maria di Trapani”. In favore di quest’ultima il giudice ha disposto un risarcimento danni di 40 mila, di cui 15 mila a titolo “provvisionale”. Maria di Trapani, per qualche tempo incontrastata protagonista del web, era stata lanciata dal programma di Alberto Lipari “Stranamuri Sicilianu”, ma in realtà, secondo la Procura marsalese e la parte civile (rappresentata dagli avvocati Donatella Buscaino e Natalia Dispinseri), sarebbe stata vittima di maltrattamenti ad opera di chi le ha dato popolarità. I due imputati, difesi dall’avvocato Vincenzo Forti, hanno sempre respinto, però, le accuse.

E nel corso del processo, ci sono stati anche dei testimoni, come Ketty Mele e Antonino Mazzara, titolari di locali notturni, che hanno detto: “Maria di Trapani veniva trattata bene. Era servita e riverita, nonché curata nell’abbigliamento e nel trucco”. Dopo la sentenza, l’avvocato Vincenzo Forti ha dichiarato: “L’esito dei processi, purtroppo, non è mai scontato, per quanto siano estremamente chiare le prove in favore degli imputati. Faremo appello”.