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28/12/2017 17:10:00

Infrastrutture in Sicilia, 1,6 miliardi per sbloccare le opere incompiute

Sono tanti i lavori alle infrastrutture siciliane che l'assessore regionale Falcone ha annunciato di voler sbloccare grazie ad un finanziamento di 1,6 da destinare a delle opere incompiute. L'assessore Falcone ha messo in campo una task force per sbloccare gli appalti ed entro marzo se non ci saranno soluzioni, scatteranno diffide e messe in mora in primo luogo per l'Anas anche se ha annunciato la velocizzazione di diversi cantieri.

Tra i lavori che da tempo devono essere portati a termine i diversi cantieri sulla Palermo-Catania. A gennaio c'è la scadenza della consegna dei lavori del ponte Himera e la gara per la frana di Letojanni. Nei giorni scorsi Falcone e Musumeci hanno incontrato il ministro Delrio e il presidente dell'Anas Gianni Vittorio Armani. Oltre ai controlli negli Urega, gli uffici per gli appalti, l'altro punto importante per le infrastrutture e i trasporti siciliani sarà la futura fusione Anas-Cas (il Consorzio Autostrade Siciliane) mettendo assieme una rete un'unica di 800 chilometri di strade.

Nella lista delle altre opere sottoposte a controlli ci sono tra le altre la Palermo-Agrigento, la Agrigento-Caltanissetta, la Siracusa-Gela e la bretella Noto-Pachino. Ci sono alcune opere come il tratto autostradale Rosolini-Modica della Siracusa-Gela per cui, se non si spendono in tempo i soldi, entro il 2020 si dovranno restituire 80 milioni di euro. 1,6 miliardi destinati ai finanziamenti per eseguire il raddoppio ferroviario di un altro tratto della Palermo-Catania (866 milioni), quelli sulle strade Catania-Gela (100 milioni), Agrigento-Trapani (150 milioni), Caltagirone-Gela (90 milioni) e Licodia Eubea-Libertinia (180 milioni) e i porti di Messina (40 milioni) e Catania (5 milioni).

Con la nuova legge che regolamenta gli appalti in Sicilia, la 50 dell'aprile 2016, si è passati da 2.770 a quasi 3.000 gare: l'importo da 3,1 miliardi è balzato a 8,1, in particolare per appalti di servizi e forniture: dai materiali usati in Asp e ospedali alle pulizie dei locali degli enti pubblici. Mentre per i lavori c'è un aumento dell'importo medio e una diminuzione del numero delle gare.