«Ora che è ufficialmente in campagna elettorale, pur senza aver lasciato la presidenza del Senato, come invece avrebbe dovuto fare, visto il palese conflitto d’interessi in cui si trova, Piero Grasso si rivela per quel politicante che è sempre stato. Perché solo un politicante può dire che "governerà l’Italia", come ha annunciato a Palermo, essendo ora a capo del partitino di D’Alema e Bersani che a malapena può superare la soglia di sbarramento». Lo scrive sulla propria pagina Facebook Antonio Ingroia, tra i fondatori della Lista del Popolo.
«Le cose sono due: o Grasso con D’Alema e Bersani pensano di fare l’accordo col Pd per governare l’Italia nel peggiore dei modi, come hanno fatto in questa pessima legislatura Renzi e Gentiloni - sostiene l’ex magistrato siciliano - oppure prende in giro gli elettori perché col 3% o poco più non si governa un bel nulla. Inoltre, come può pensare di essere credibile un Grasso che per cinque anni è stato complice e spettatore pilatesco dell’approvazione delle peggiori leggi volute da Renzi, dal Jobs Act alla 'buona scuola", fino all’incostituzionale Rosatellum? Ora si traveste da "innovatore", ma in questa veste di leader della sinistra, lui che non è mai stato di sinistra, può sperare di ingannare qualcuno, ma di certo non può ingannare la stragrande maggioranza degli italiani. Caro Grasso, come diceva un grande della storia come Abramo Lincoln, puoi ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non puoi ingannare tutti per sempre», conclude Ingroia.