Il governatore Nello Musumeci e la giunta regionale siciliana varano il primo valzer di poltrone tra i dirigenti generali: Maria Mattarella, figlia del presidente ucciso dalla mafia e nipote del capo dello Stato, va alla segreteria generale al posto di Patrizia Monterosso, Salvo Cocina al dipartimento Acque e rifiuti al posto di Geatano Valastro. Sono le prime scelte del governo in materia di burocrazia in due ruoli chiave: Mattarella prende il posto di Monterosso, che con l'ex governatore Rosario Crocetta aveva assunto un ruolo di grande influenza nelle scelte di Palazzo d'Orleans ed è alle prese con procedimenti della Corte dei conti e della magistratura ordinaria per la vicenda degli extrabudget della Formazione professionale.
Maria Mattarella ha accettato l'incarico, non prima di aver avuto un colloquio con lo zio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Monterosso a breve firmerà il contratto per la direzione della Fondazione Federico II all'Ars, per volere del presidente dell'Assemblea Gianfranco Miccichè. Cocina invece va alla guida di un dipartimento molto delicato: la Sicilia è sull'orlo di una nuova emergenza rifiuti a causa delle discariche in via di esuarimento, a partire da Bellolampo a Palermo che a breve chiuderà i battenti.