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05/01/2018 07:16:00

Prostituzione: Operazione “Caliente”, Gup dissequestra due appartamenti a Marsala

Contestualmente alle sei condanne con patteggiamento inflitte nell’ambito del procedimento “Caliente” (indagine dei carabinieri su un giro di prostituzione tra Marsala e Mazara), il giudice per le udienze preliminari Francesco Parrinello ha ordinato il dissequestro di due degli appartamenti ai quali, in ottobre, erano stati posti i sigilli.

I due appartamenti dissequestrati sono entrambi nel centro di Marsala. Uno al civico 25 di via Itria e l’altro al 33 di via Vincenzo Pipitone. Il primo è di proprietà di un certo Giuseppe Lombardo, l’altro di Rosaria Di Girolamo e Angelo Giacalone. Proprietari che, comunque, non risultano indagati. Avevano concesso in affitto le case e non sapevano cosa vi accadeva dentro.

Un altro appartamento sequestrato a Marsala è stato quello al civico 84 di via Dante Alighieri (ex Circonvallazione), mentre a Mazara i sigilli sono stati posti al 67 di via Tenente Gaspare Romano. Quello di via Alighieri era stato concesso in affitto da Anna Rita Donato, una delle due persone rinviate a giudizio (prima udienza del processo, in Tribunale, l’8 febbraio) all’ecuadoregna Hortiz Mariza Hivilin Hernandez, di 48 anni, che ha patteggiato una pena a due anni di reclusione e a 2100 euro di multa. Alla donna sudamericana il giudice ha restituito gli “effetti personali” sequestrati dai carabinieri lo scorso 6 ottobre, quando fu posta agli arresti domiciliari, mentre il 66enne pregiudicato ed ex collaboratore di giustizia Matteo Giacalone, difeso dall’avvocato Diego Tranchida, potrà rimettersi in tasca il denaro che gli era stato sequestrato quando scattò l’operazione “Caliente”. Il gup Parrinello ha, poi, ordinato la sospensione condizionale dell’intera pena (detentiva e multa) alla Hernandez, difesa dall’avvocato Francesca Frusteri, e al 28enne romeno Augustin Di Dia (difeso da Marco Perrone), accusato di cessione di marijuana per i clienti delle prostitute, e della sola pena detentiva per Filippo Trapani (2 anni), Pietro Lombardo (2 anni) e Francesco Tumbarello (1 anno e 10 mesi). Per quest’ultimo, titolare dell’agenzia immobiliare Edil Casa, il giudice ha dichiarati cessati gli effetti della misura interdittiva: e cioè il divieto di esercitare l’attività di agente immobiliare per sei mesi. Gli altri legali impegnati nella difesa degli imputati sono Vito Cimiotta, Giovanni Galfano, Monica ed Edoardo Alagna, Stefano Rossi e Vitalba Pipitone.