Giudici della Corte d’assise di Trapani (presidente Piero Grillo), pm e avvocati impegnati nel processo per l’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi si sono dati appuntamento per il prossimo 5 febbraio sul luogo in cui, la sera del 31 maggio 2016, fu ferito a morte il sottufficiale dei carabinieri, in quel momento impegnato in un appostamento insieme all’appuntato Antonello Massimo Cammarata.
Teatro dei fatti: la contrada Ventrischi, nell’entroterra marsalese. La sparatoria avvenne davanti a una serra all’interno della quale furono, subito dopo, scoperte 6 mila piante di canapa afgana.
Serre che fino a circa tre mesi prima erano gestite dal 46enne bracciante marsalese Nicolò Girgenti, imputato con l’accusa di essere uno del malviventi (almeno due secondo gli investigatori) che quella sera fecero fuoco contro i carabinieri dopo che questi, avendo udito le loro voci nel buio, imposero l’alt. Nel sopralluogo del 5 febbraio si cercherà di acquisire qualche altro elemento utile per ricostruire i fatti accaduti quella drammatica sera. E in particolare si vuole verificare lo stato di un’apertura laterale della serra in cui furono scoperte le piante di marijuana. Infatti, una bacchetta di ferro posta tra le due ante per bloccarle sarebbe stata tranciata. L’ipotesi degli inquirenti è che Girgenti, insieme a qualcun altro, quella notte sarebbe entrato nella serra (la cui gestione aveva ceduto, qualche mese prima, al partinicese Francesco D’Arrigo) per rubare alcune piante di marijuana, ma che poi fu sorpreso dai carabinieri mentre le stava portando via. Sette sarebbero stati i colpi di pistola esplosi contro i due militari non appena questi, qualificandosi, hanno imposto l’alt a persone che si muovevano nel buio nell’area incolta di fronte le serre e che parlavano in siciliano. Per gli inquirenti, Girgenti sarebbe stato un “socio infedele” di D’Arrigo. Probabilmente, temeva di non incassare i compensi pattuiti per la cessione della gestione delle serre e per questo intenzionato a recuperare rubando le piante di marijuana. Girgenti, intanto, continua aa ripetere di essere innocente.