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13/01/2018 06:30:00

Santa Ninfa. Vincenzo Di Stefano: "50 anni dal sisma, pensiamo come creare sviluppo"

Vincenzo Di Stefano, presidente del consiglio comunale di Santa Ninfa, una delle città sconquassate 50 anni fa dal terremoto del Belice. Una catastrofe che nel corso dei decenni ebbe tante etichette, e forse quella più consona è del terremoto della povera gente, perchè toccò una fascia molto povera della popolazione. Domenica verrà il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ci saranno poi altri eventi. Come si sta preparando Santa Ninfa alle commemorazioni del cinquantenario?


E’ stato stilato un calendario dal coordinamento dei sindaci che ha accolto le proposte di varie associazioni. Ogni Comune ha poi organizzato delle fiaccolate e dei momenti commemorativi come ogni anno. L’appuntamento principale è quello di domenica mattina a Partanna alla presenza del Presidente della Repubblica.

Quali sono gli appuntamenti a Santa Ninfa?

Abbiamo lavorato soprattutto con la parrocchia e con le associazioni locali. Ci saranno delle mostre fotografiche, una fiaccolata, la proiezione di alcuni documentari su quell’epoca e sui momenti successivi. Lunedì sera ci sarà un consiglio comunale commemorativo come facciamo ogni anno.

Ma oltre alle commemorazioni è anche un momento per pensare a cosa è stato fatto e cosa no.

Le esigenze delle popolazioni oggi sono diverse da quelle dell’epoca. Non c’è più il problema della ricostruzione materiale delle case. Ma ciò che non si è riusciti ad ottenere dallo Stato è un piano di sviluppo socio economico che eviti la desertificazione e la migrazione a causa della mancanza di lavoro.

Il tema deve essere allora proprio questo nel cinquantesimo anniversario del sisma. I problemi non affrontati nel corso di questi anni.

Il grande tema è quello di evitare la sterile commemorazione. L’hanno capito tutti che dobbiamo essere i primi noi a sbracciarci per cercare dei modelli di sviluppo, come ci esortava a fare l’ex Presidente della Repubblica Napolitano, e partire dal basso per trovare delle vie percorribili.

Lei 50 anni fa non era ancora nato.

Chi è nato dopo il terremoto ha usufruito dei benefici della ricostruzione. Ma 50 anni fa il Belice viveva una condizione di profonda arretratezza. Il terremoto ha spinto questo territorio nella modernità. E’ arrivato un flusso enorme di denaro che ha trasformato le strutture economiche del territorio. Come diceva Ludovico Corrao il Belice ha subito una trasformazione antropologica. Un popolo di contadini e pastori trasformati in artigiani. Questi sono aspetti spesso messi in secondo piano, perchè ci si concentra solo alla commemorazione.

Nel 2013 c’erano state le elezioni a Santa Ninfa vinte per poco dal sindaco Giuseppe Lombardino. Che succede nel 2018?

Sarà oggetto di discussione subito dopo le elezioni politiche.

Aspettate di contare morti e feriti.

Le amministrative saranno a giugno. Il Pd è il partito di maggioranza, e Santa Ninfa è sempre stata una roccaforte rossa. Si andrà a una ricandidatura di Lombardino credo, e il Pd avrà un ruolo primario in questo.