Come abbiamo raccontato ieri su Tp24.it, è stata accolta dal Gip la richiesta della Procura di Marsala di archiviare il procedimento penale per truffa in concorso che, a seguito di un’indagine della Guardia di finanza di Trapani, era stato avviato a carico del vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, e del suo predecessore, Calogero La Piana.
Secondo l’iniziale ipotesi d’accusa, la truffa sarebbe stata commessa nell’ambito dei finanziamenti chiesti alla Conferenza Episcopale Italiana e alla Regione Siciliana per la realizzazione del complesso parrocchiale di San Lorenzo, nel quartiere Transmazaro-Miragliano.
I fatti risalgono al 2005, quando la Regione concesse il contributo di 1.363.415 euro e, nel febbraio 2007, la Diocesi ottenne il finanziamento di 1.474.000 euro da parte della Cei. Secondo l’accusa, il vescovo La Piana prima e, poi, nel corso della realizzazione dell’opera il vescovo Mogavero, non avrebbero comunicato alla Cei il contemporaneo finanziamento della Regione.
Se ciò fosse avvenuto, la Cei avrebbe potuto ridurre l’importo del finanziamento. Non era chiaro, in particolare, come fossero stati utilizzati circa 500 mila euro. “Ma la Cei – secondo la difesa - non è stata mai tratta in inganno perché avrebbe ugualmente concesso l’ulteriore finanziamento. Peraltro, la stessa Procura ha dato atto che nessuna somma è stata oggetto di appropriazione da parte del vescovo Mogavero o degli altri indagati, dato che tutte le somme erogate, sia quelle regionali che della Cei, sono state impiegate regolarmente nella realizzazione dell’opera”. Realizzato tra il 2007 e il 2011 su un’area acquistata negli anni ’90 dalla Diocesi di Mazara, quando era vescovo Emanuele Catarinicchia, il complesso parrocchiale di San Lorenzo è stato inaugurato nel 2012 da monsignor Domenico Mogavero.