Anche il Capo dello Stato Mattarella si è confuso. E su twitter non si è parlato d'altro, ieri, a 50 anni esatti dal terremoto. Ma si dice Bèlice o Belìce? La parola infatti deriva dall’arabo Belìch, nome di un castello che sorgeva nella zona. E dalle origini trae anche l’accento.
L'allora presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina, Ludovico Corrao, più di una volta affermò: “La pronuncia Belice è in realtà una storpiatura coniata dai giornalisti settentrionali arrivati in Sicilia dopo il terremoto del 1968″.
Scrive Paolo Rumiz: "Belìce si chiamava la valle che da Salaparuta scende fino all'acropoli di Selinunte sul Canale di Sicilia. Belìce con l'accento sulla "i". Poi venne il terremoto e la tv nazionale disse Bèlice, con quell'arretramento sulla "e" che divenne sinonimo di fallimento, e così la valle perse il nome, dopo aver già perso la memoria. Oggi, nemmeno i siciliani chiamano più il posto nel modo giusto, all'araba, dal nome antico del fiume - U-Bilìk - che scende con due affluenti gemelli dalla Piana degli Albanesi e Corleone".