Il palazzetto dello sport, chiuso al pubblico da decenni, è stato ultimamente al centro della polemica dei Cinque Stelle, perché la sua riapertura viene continuamente procrastinata in quanto necessita di alcuni lavori di ristrutturazione.
L’attuale Sindaco ha promesso più volte la riapertura del complesso sportivo, ma fino ad oggi i cittadini non hanno visto nulla.
O meglio qualcosa hanno visto.
Guardando attentamente si può notare che nel prospetto laterale della struttura sono stati effettuati alcuni lavori e scrostati alcuni intonaci cadenti, probabilmente per motivi di sicurezza. Nel contempo sono stati distrutti almeno trenta nidi di rondine, posti agli angoli tra i pilastri in aggetto e il cornicione, senza che ciò fosse necessario all’economia dei lavori.
Informo il Sindaco , i dirigenti dell’Ufficio Tecnico comunale e il nuovo assessore allo sport, che i nidi di rondine sono protetti da una apposita legge(n. 157/92) e dall’art. 635 del Codice penale che tutela le specie a rischio estinzione.
Altri nidi insistono ancora nel prospetto opposto, confinante con lo stadio. Questi non sono stati finora distrutti solamente perché su quel lato non è stato realizzato alcun intervento.
Quindi i lavori sul palazzetto, fino ad ora parziali e marginali, hanno già causato un grave danno alla fauna avicola, passibile di multa , di denuncia e sospensione dei lavori, qualora questi non venissero effettuati durante i mesi invernali, in assenza di rondini e comunque senza danneggiare i nidi.
Faccio appello alla sensibilità ambientale del Sindaco e di quanti presiedono ai lavori di ristrutturazione del palazzetto affinché ciò non accada più e sollecito in tal senso un intervento del Corpo forestale dello Stato, cui compete la difesa della specie in questione.
Giovanna