Non ci sono prove sufficenti, e inoltre la vittima si è contraddetta nelle diverse versioni fornite, ha sbagliato anche la descrizione dei luoghi. E' stato rilasciato l'allevatore di Gibellina accusato di aver fatto prostituire una ragazzina. La vicenda l'avevamo raccontata qualche settimana fa su Tp24.it e aveva suscitato tanto clamore.
Il tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'allevatore sessantunenne, di Gibellina, arrestato un mese fa. Ordinanza che è stata annullata "per mancanza di gravi indizi di colpevolezza".
La Procura di Sciacca ha iscritto, nel registro degli indagati, anche la madre e un operaio, entrambi romeni, per l’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione.
La vittima è una ragazzina di 13 anni che un mese fa, durante un posto di blocco notturno istituito ai carabinieri sulla statale 187, in prossimità del comune di Santa Margherita Belice, venne trovata a bordo di un’auto condotta dall’allevatore di Gibellina. L'uomo venne arrestato per favoreggiamento della prostituzione, violenza sessuale e atti sessuali con minore. Ma, durante tutte queste settimane, il sessantunenne avrebbe sempre respinto le accuse affidando la sua difesa all’avvocato alcamese Antonino Vallone.
Il giudice ha stabilito di affidare la ragazzina ad un centro di accoglienza dove, pare, che abbia fornito versioni diverse rispetto a quelle date ai militari nell’immediatezza degli interrogatori.