La mattina del 25 gennaio 1968, quando i paesi del Belice erano già distrutti, la terra tremò con forza ancora una volta.
A Gibellina, la nuova scossa fece cadere fragili mura perimetrali, che avevano resistito al terremoto del 15 gennaio ma ne erano state danneggiate.
Quattro vigili del fuoco e un carabiniere impegnati nelle operazioni di soccorso persero la vita.
I vigili Alessio Mauceri, 53 anni, Giovanni Nuccio, 28 anni, Savio Semprini, 30 anni, Giovanni Carturan, appena ventenne, e il carabiniere Nicolò Cannella, anche lui ventenne, morirono su quelle stesse macerie su cui avevano salvato vite, estratto corpi, recuperato oggetti d’arte e sgomberato strade.
Li ricorda oggi la pagina Facebook Belice 1968 - 2019 con le loro immagini.