Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/01/2018 21:03:00

"Salvatore Giuliano vivo dopo la 'morte ufficiale": parla l'ultimo testimone oculare

 "La mafia doveva consegnare alla giustizia Giuliano morto perché lui sapeva troppe cose. Io così la so la storia e così la racconto". A parlare è l'ultimo testimone oculare, che insinua pesanti dubbi sull'uccisione del bandito di Montelepre. Si tratta di un uomo che ha conosciuto Giuliano e che è stato al suo fianco negli anni della latitanza.

Sui misteri che aleggiano attorno alla figura di Giuliano sta indagando Valentina Gebbia, scrittrice, giornalista e regista, insieme al criminologo Nunzio Giangrande. Dal racconto dell'ultimo testimone oculare (si tratta di una vedetta, "il picciriddo che mai l'avrebbe tradito") emergono scioccanti rivelazioni che rimettono in discussione l'intera vicenda.

Giuliano, nato a Montelepre nel 1922, fu ucciso a Castelvetrano nel 1950. Il 5 luglio secondo quello che hanno sempre raccontato le cronache. La sua vedetta però sostiene di averlo visto per l'ultima volta il 6 luglio. "Mi ha detto che non dovevo mai parlare di questa storia", ammette l'ultimo testimone oculare di Giuliano. "Aveva un appuntamento con Nino u Baruni a Borgetto. Tante persone lo aspettavano. E tanti sanno che era il 6 luglio".

Come se non bastasse c'è anche il mistero dei 10 centrimetri "spariti" dallo scheletro, un dato emerso dall'analisi del Dna di Giuliano, la cui salma è sepolta nel cimitero di Montelepre. Sono tanti gli interrogativi che ruotano attorno alla sua uccisione. "Chi ha paura di Salvatore Giuliano? - si è chiesto chi sta indagando -. Perché i documenti che lo riguardano sono ancora coperti dal segreto di Stato? Giuliano era un giovane amato dalla sua terra che ancora oggi lo ricorda con affetto, un bandito temibile di cui persino i servizi segreti internazionali si sono occupati". Accusato di essere il fautore della strage di Portella della Ginestra, il suo nome fa ancora discutere, a quasi 70 anni dalla sua morte.

Il primo video pubblicato da Valentina Gebbia ha già ottenuto migliaia di visualizzazioni, a prova del fatto che la figura di Salvatore Giuliano desta ancora molta curiosità. E oggi, alla vicenda, si aggiungono nuovi e inquietanti dettagli, raccontati dall'ultimo testimone oculare in un secondo video pubblicato su Youtube e diffuso anche sui social.