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03/02/2018 04:55:00

I dipendenti dello Iacp di Trapani: "Non siamo malfattori"

 "Non siamo malfattori". E' la risposta dei dipendenti dello Iacp, l'Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani, alle parole del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha fatto sapere di voler sciogliere l'ente, in tutti i suoi uffici provinciali.

Ecco cosa scrivono in un documento firmato da tutti:


Leggiamo e restiamo sgomenti e stupiti delle dichiarazioni del Presidente della Regione, on. Nello Musumeci, a proposito della situazione degli Iacp siciliani, tutti indicati come “case” del malaffare, colpevoli di avere determinato la pur vera emergenza abitativa, con comportamenti, indicati dal presidente della Regione, come sconsiderati. Diciamo subito che da dipendenti dell’Iacp di Trapani non accettiamo simili affermazioni, non ci stiamo a passare per malfattori, l’opinione pubblica, la cittadinanza, i nostri utenti invece oggi sono indotti a causa delle parole del presidente Musumeci a guardarci in questo modo. Chiediamo al presidente Musumeci di riconoscere a noi dipendenti dell’Iacp di Trapani ciò che meritiamo e cioè il fatto di essere dirigenti, funzionari e dipendenti onesti ! E lo diciamo avendo semmai dalla nostra parte una attività ultradecennale per tanti di noi che non ha mai e diciamo mai registrato episodi riconducibili a mala gestio e soprattutto malaffare. Il presidente della Regione avrebbe fatto bene a indicare casi specifici e non invece consegnare alla stampa una situazione degli enti Iacp dipinta in modo generale, senza puntare il dito su fatti concreti. Se così avesse fatto avrebbe certamente consegnato all’Iacp di Trapani ed ai suoi dipendenti la giusta e corretta realtà, ben distante dai gravi fatti come indicati.
Dal fenomeno delle occupazioni abusive e quello della morosità degli assegnatari nella corresponsione dei canoni, è da anni che l’Iacp di Trapani dedica il massimo sforzo, ottenendo importanti risultati. Dove non siamo riusciti è stata semmai colpa dell’assenza di una legislazione adeguata (la crisi abitativa in Sicilia non è colpa degli Iacp ma semmai dovuta all’assenza di seri interventi legislativi) e della mancata attenzione delle amministrazioni comunali, cui compete, lo ricordiamo lo sfratto dagli alloggi occupati abusivamente.
Ci spiace che il presidente Musumeci non conosca a fondo la singola realtà di ogni Iacp, finendo con il fare di tutta l’erba un unico fascio. L’Iacp di Trapani ha pubblicamente raccolto anche da autorevoli rappresentanti istituzionali, a cominciare dai prefetti succedutesi a Trapani, per non parlare anche da rappresentanti della stessa amministrazione regionale, apprezzamenti per l’attività svolta. La gestione del bilancio, la puntuale predisposizione, sino al corrente anno, del documento finanziario di previsione e il rendiconto consuntivo, sono a disposizione di chiunque, basta accedere al nostro sito web. L’utilizzo dei finanziamenti regionali e nazionali non ha mai registrato disattenzione e le somme stanziate nel tempo per la manutenzione degli alloggi e delle urbanizzazioni sono state integralmente spese.
Proprio nel 2018 ci prepariamo ad una sfida importante , essendo tra i pochi Iacp che hanno ottenuto rilevamenti stanziamenti finanziari che sono arrivati in Sicilia dall’Unione Europea. L’Iacp di Trapani riesce a garantire occupazione a 24 lavoratori a tempo determinato e via via rispettando i parametri economici sta procedendo alle loro stabilizzazioni. Non vi sono stati mai ritardi nella corresponsione degli emolumenti che si ricorda non derivano da trasferimenti di somme da parte di Stato e Regione, ma vengono sostenuti dalle entrate in massima parte garantiti dagli introiti dei canoni di affitto, campo nel quale ogni giorno produciamo grande lavoro, altro che disattenzioni o favoritismi.
Diciamo tutto questo perché almeno noi dell’Iacp di Trapani non ci stiamo a passare per malfattori.