Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
07/02/2018 14:05:00

Il Sadirs: "Vigilanza e fruizione dei beni culturali in Sicilia. Il sistema è al collasso"

"E’ oramai evidente e sotto gli occhi di tutti che l’organizzazione dei servizi di vigilanza e di fruizione, nei siti archeologici e museali ed anche delle biblioteche gestite dall’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana oramai sta implodendo. Ma sembra che nessuno se ne renda conto, oppure è meglio fare finta di non accorgersene?" è l'amara constatazione che fa il Sadirs, il sindacato dei dipendenti della Regione Siciliana che ha chiesto un confronto al governo regionale sull'organizzazione dei servizi di vigilanza nei beni culturali. 

"A nostro avviso - continua il sindacato - le cause che stanno portando al collasso del sistema sono le seguenti: pensionamento del personale di cat. C (unico titolato per la vigilanza) oramai meno di 400 unità; confusione gestionale da parte dei capi d’istituto, che attribuiscono mansioni diverse al personale di cat.A, B , SaS, ASU, etc. mancanza di mezzi, strumenti, divise, attrezzature, locali idonei ed in sicurezza, per potere svolgere un servizio in sicurezza e salubrità; ritardi nei pagamenti delle spettanze, che creano malumori tra i lavoratori, che si ripercuotono nei turni di lavoro,(mancata adesione a progetti, indisponibilità a superare deroghe al C.C.R.L., etc)".

Questo si ripercuote negativamente sulle aperture dei siti culturali gestiti dalla Regione. 
"Quanto accade in questi giorni a Selinunte, al Museo di Agrigento, ed al Museo di Marsala è sintomatico di un malessere diffuso in tutta la Regione, che sta sempre più dilagando, ma l’amministrazione continua imperterrita ignorando il problema" rilancia il sindacato che ha chiesto che venga istituito con urgenza un tavolo tecnico regionale, che possa "dare risposte certe ai lavoratori, chiarezza dei compiti da svolgere, e magari valutare una eventuale ipotesi di riordino del settore, indispensabile per potere garantire una immagine sempre più efficiente di questa Regione, una riqualificazione del personale addetto alla vigilanza ed alla fruizione, valutando anche ipotesi che possano portare a nuove
assunzioni, o convenzioni a cui affidare siti “minori”".