Il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, anche nella qualità di Presidente dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, rivolge un appello al Presidente della Regione, On. Nello Musumeci, e agli assessori regionali alle Risorse Agricole ed Attività Produttive, affinché intervengano in merito all’assegnazione di una quota tonno per la tonnara fissa di Favignana, per l’annualità 2018 presso il Ministero delle Risorse Agricole, Direzione Pesca.
La Regione Siciliana per il tramite dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura e del Dipartimento Pesca negli ultimi anni ha avviato un serio ed importante percorso di valorizzazione della pesca siciliana collegata alle quote tonno, quasi sempre trascurata dal Ministero. "Ribadiamo - dice il primo cittadino - che la Sicilia non può subire ulteriori torti. Le quote devono andare a soggetti che le utilizzino per pescare e non per altri fini commerciali che non accetteremo. Tra l'altro una recente norma nazionale prevede ed obbliga il Ministero ad una migliore distribuzione delle quote".
‘L’impianto di Favignana – specifica il sindaco - necessita di una gestione responsabile nel rispetto delle norme di tutela vigenti, inserendosi all’interno dell’Area Marina Protetta più grande del Mediterraneo, nonché all’interno di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) marino di analoga estensione. Pertanto, prioritariamente, la quota dovrebbe essere assegnata al Comune. L’assegnazione a diverso soggetto per la gestione dell’impianto dovrà comunque attenersi alle prescrizioni a garanzia di una messa in posa e di un'attività di prelievo da realizzarsi nel rispetto della compatibilità ambientale e delle finalità dell’AMP, al fine di acquisire la prescritta autorizzazione ad operare da parte dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” realizzando una tonnara “laboratorio” con una forte vocazione di ecosostenibilità e attenzione agli aspetti scientifici, non subalterni a quelli economici”.
La richiesta della quota è stata avanzata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e alla Direzione della pesca presso il Ministero delle Risorse Agricole.
Il primo cittadino evidenzia che nel 2016 il Comune e l’Area Marina Protetta hanno intrapreso un percorso per la predisposizione di linee guida e protocolli di monitoraggio a garanzia della sostenibilità della tonnara fissa, attraverso l’attivazione di un tavolo tecnico, aperto anche al contributo dello stesso Ministero, che ha riunito i principali soggetti che, a vario titolo, rivestono ruoli o esprimono competenze ed esperienze in materia.
Si tratta del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Sicilia, del Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, del Demanio Marittimo regionale, della Capitaneria di Porto di Trapani, dell’ISPRA, del CoNISMa, dell’IAMC-CNR UOS di Mazara del Vallo, del DiSTEM dell’Università di Palermo, dell’Istituto di Biologia Marina del Consorzio Universitario della provincia di Trapani, del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca dell’Università di Bologna, del Consorzio Unimar Società Cooperativa, dell’Alleanza Cooperative Italiane settore pesca, e delle associazioni ambientaliste Greenpeace Italia, Legambiente Onlus, Marevivo e WWF Italia Onlus.
‘Ove la quota venisse assegnata – evidenzia Pagoto - tale tavolo tecnico sarà immediatamente riavviato’.
Donato a Marettimo un defibrillatore
E’ stato collocato, ed è a disposizione di quanti avessero bisogno di utilizzarlo, il defibrillatore donato alla comunità di Marettimo in segno di riconoscenza, da due coniugi residenti in Toscana, nella frazione di Campiglia d'Orcia del Comune di Castiglione d’Orcia, in provincia di Siena, che nei mesi scorsi hanno deciso di effettuare la donazione del dispositivo salvavita manifestando la loro volontà al sindaco, Giuseppe Pagoto.
Si tratta di Francesco Di Pisa e Marina Ricci, che nel mese di giugno scorso, mentre erano in vacanza a Marettimo, hanno vissuto momenti difficili a causa di un malore che ha colpito Di Pisa durante l’ora di pranzo. Un infarto, le cui più gravi conseguenze sono state scongiurate grazie all’immediato intervento dei presenti, al coinvolgimento di tanta gente e dell’autorità sanitaria, che ne ha consentito l’arrivo in ospedale a Trapani e il ricovero all’Unità di Emodinamica facendo sì che fosse operato in meno di tre ore. “E’ una storia che mi inorgoglisce profondamente – aveva detto Di Pisa nei mesi scorsi - e grande è il mio debito diriconoscenza verso la gente di Marettimo e verso tutti. Da qui l’intenzione di donare un defibrillatore, affinché questa storia sia d’aiuto e giovamento per il prossimo”.
Il defibrillatore, collocato in una parete che si trova tra la scuola dell’isola e la Caserma dei Carabinieri, vicina anche alla Casetta dell’acqua, in una zona altamente frequentata e videosorvegliata, è il Powerheart G5 della Cardiac Science, il modello più avanzato in commercio, dall’allestimento esterno semplice, adatto anche a un utilizzo pediatrico e, tra le altre cose, inserito in un circuito utile alle associazioni di volontariato e professionali per dar vita ad appositi corsi divulgativi rivolti ai cosiddetti lay rescuers per l’utilizzo di soccorso salvavita e di pronto intervento per soggetti non professionali.
“Siamo grati al dottor Di Pisa e alla sua famiglia per l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio – dice il sindaco Pagoto - . Con quest’importante donazione si va a potenziare la qualità dei servizi sanitari di emergenza nelle nostre Isole dove, dal 2015, grazie a un intervento dell'Assessorato Regionale alla Salute, sono presenti nelle aree portuali di Levanzo,Marettimo e Favignana, tre defibrillatori automatici che permettono agli operatori delle centrali operative del 118, di intervenire nei casi di emergenza trovando sui luoghi già l’indispensabile strumento salvavita”.