Le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno confermato le condanne della Corte dei Conti per lo scandalo Ciapi nella formazione professionale in Sicilia. La Cassazione ha respinto i 5 ricorsi contro la condanna per la gestione, un po' allegra, del progetto Co.Or.Ap del Ciapi.
I burocrati e i rappresentanti del Ciapi furono condannati, in appello, nel 2016 a risarcire un danno di 8 milioni di euro. Questo nonostante parte del danno venne dichiarato prescritto.
A fare ricorso in Cassazione l'ex capo dell'Agenzia per l'Impiego Rino Lo Nigro (condanna da un milione di euro) e gli ex componenti del Comitato tecnico-scientifico Daniela Avila, Giangiuseppe Gattuso, Giuseppe Bonadonna e Rosario Candela (598 mila euro ciascuno).
Il progetto era costato 15 milioni di euro per formare 1.500 ragazzi con l'obiettivo di avviarne 600 al lavoro. Ma i risultati furono pessimi, soltanto 18 ragazzi arrivarono a fare l'apprendistato, enessuno trovò lavoro fisso. Per questo motivo l'Olaf, l'organismo antifrode dell'Ue, ha inviato gli ispettori in Sicilia.