L'Ast non gli pagava gli stipendi, e metà degli autisti prendeva i soldi dagli incassi dei biglietti. E' quello che è successo tra il 2015 e il 2016 all'Azienda Siciliana Trasporti, che è la partecipata della Regione Siciliana.
I vertici della sede di Palermo si sono accorti che mancavano circa 170 mila euro e così è stata aperta un'inchiesta presso la Procura di Palermo. Sotto indagine sono finiti 75 dipendenti sui 150 di Palermo.
Gli autisti si stanno difendendo spiegando che se di furto si deve parlare allora era a scopo di sopravvivenza, visto che l'Ast in quel periodo non pagava gli stipendi. I sindacati difendono gli autisti. Intanto stessa situazione è avvenuta a Catania, Messina. Ragusa e Trapani, dove la magistratura ha assolto i dipendenti. In quei casi il giudice ha detto che si trattava di "atto di necessità". L'ex presidente di Ast, Massimo Finocchiaro, ha detto che i soldi adesso sono stati recuperati tutti, che adesso le condizioni sono migliorate, con gli stipendi che vengono pagati, e l'acquisto di nuovi autobus.