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25/02/2018 14:46:00

Castelvetrano, nuovo direttivo e possibile petizione di Laboratorio Civico e Confabitare

E’ ancora tutto da valutare se e come intraprendere pubblica petizione da inviare alle istituzioni, a difesa della comunità.

Pietro Craparotta riporta tre punti principali che verranno discussi dalle associazioni Noi Laboratorio Civico e Confabitare Trapani:

• Rendere definitivamente libero il nostro territorio ed i suoi abitanti da quanti lo hanno reso invivibile e di mettere fine a questo stillicidio;

• Un intervento straordinario e immediato per dare una sana programmazione di investimenti sul territorio e giustizia sociale a questa formidabile terra; che ci ripaghi dal danno avuto da questo turbolente e devastante utilizzo improprio dei nomi della “mafia e antimafia” generalizzato e diffuso a vantaggio di pochi e a danno di tutti NOI e del nostro territorio.

Denunciare, in caso di accertate manifestazioni diffamatorie, quanti denigreranno, mortificheranno la nostra comunità al fine di tutelare e difendere la dignità, la rispettabilità e la reputazione di coloro che da sempre nulla hanno mai avuto a che spartire con il fenomeno mafioso che affligge il nostro territorio. Quindi, i cittadini dovranno decidere da che parte stare, con chiarezza. Ancora valuteremo se intraprendere eventuali azioni legali contro chi con azioni, scritti od altro possa aver creato nocumento alla legalità di questo territorio che, nel rispetto delle regole e delle istituzioni, noi difenderemo nel miglior modo possa essere possibile.

 

Nello stesso tempo, Craparotta annuncia un suo passo indietro nel direttivo delle associazioni delle associazioni Noi Laboratorio Civico e Confabitare Trapani, per motivi di salute, in favore dell’architetto Nicola Iraci e dell’avvocato Giovanni Giannilivigni.

E’ arrivato il momento di lasciare la guida delle nostre associazioni ad altri lodevoli e meritevoli professionisti” ha comunicato, aggiungendo anche che “Deve cambiare il modo di fare politica, cercando di non fomentare rabbia, esaltare liti, inseguire crescite personali a discapito della collettività ma dialogando, concertando, confrontandosi e mettendo da parte stupidi pregiudizi e prevaricazioni per fini che non producono nessun bene per la nostra comunità”.

Non partiti o movimenti politici, ma associazioni. Ed il passo indietro di Craparotta toglie ogni dubbio sul suo ritorno in politica (è stato componente del Comitato Provinciale dell’UDC, dimettendosi dal partito nel 2015). E “a quanti pensavano che questo progetto di rinnovamento avesse lo scopo di sancire un mio ritorno in politica”, risponde che non c’è “niente di più falso, meschino e privo di fondatezza, semplice e becera strumentalizzazione di chi non ha capito nulla”. Insomma, attività civica, ma non elettorale, ribadendo che Noi Laboratorio Civico e Confabitare Trapani “non dipendono da alcun partito, né ora e né in futuro”.