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25/02/2018 06:00:00

Marco Rizzo: "Alle elezioni c'è anche il Partito Comunista. Noi abbiamo già vinto"

 Marco Rizzo, segretario nazionale del Partito Comunista Italiano. C'è ancora il partito comunista.

Intanto, il PCI è presente  in tutti i collegi d'Italia. In Sicilia siamo presenti con i nostri candidati alla Camera. E' la prima volta dopo il 2006, abbiamo ricostruito il partito con una lunga fatica. Abbiamo molti giovani che hanno raccolto 21 mila firme, questa legge elettorale è fatta apposta per chi si presenta per la prima volta. Raccogliere così tante firme è di una difficoltà pazzesca. 

Ha senso presentarsi alle elezioni?

Si.  noi abbiamo una visione diversa delle elezioni. Le elezioni non devono essere il fine ultimo della politica. Il Partito Comunista non esiste per tornare in Parlamento, esiste per cambiare la società. La raccolta delle firme ci ha portato in mezzo la gente, abbiamo fatto circa 900 banchetti in tutta Italia, ci ha consentito,  questo, di far conoscere il nostro progetto, di parlare con la gente e di organizzarci.

Siamo sempre, però, nei sondaggi elettorali, sotto la voce “altri”...

Sono iscritto al Partito Comunista da quando avevo 20 anni, ho fatto la mia gavetta. Ho fatto il consigliere provinciale, ho fatto il segretario del partito a Torino quando abbiamo cercato di impedire che Occhetto sciogliesse il partito. Quella storia che è venuta dopo la Bolognina è stata una storia un po' di chi cercava il posto, la lotta era per quello. Come tutti gli altri. I nostri, se dovessero essere eletti, riceveranno uno stipendio da operaio, non come i Cinque Stelle… 

Le piace questa legge elettorale, il Rosatellum?

Tutte le leggi elettorali, in genere, vengono fatte apposta, per far vincere chi le ha fatte. Ironia del destino poi è chi l'ha congegnata perde le elezioni, sono tutte furbate. Forse quello che ho detto si avvererà, il PD perderà le elezioni. Una legge elettorale seria è quella di un proporzionale puro. Qualcuno dice che così  non ci sarebbe la stabilità di governo, ma in tutti questi anni la  stabilità c'è stata? Se un governo fa schifo è bene che sia instabile. Ho l'impressione che indipendentemente se vinca Berlusconi, Di Maio o Renzi a governare sarà sempre il Fondo  Monetario Internazionale e la Banca Europea.

Che idea si è fatto Marco Rizzo della Sicilia, girandola in questa campagna elettorale?

La Sicilia ha una vicenda complessa, è sempre stata gestita male. L'Italia non ha mai affrontato e risolto la questione del Mezzogiorno.

Lei crede per la Sicilia al “Piano Marshall” proposto da Berlusconi?

Durante la campagna elettorale bisogna fare la stima di quello che viene detto, gli imprenditori italiani appena hanno potuto si sono presi tutte le loro cose e sono scappati all'estero.  Si sono presi i soldi dello Stato e sono andati via. Noi siamo il Paese che abbiamo il pareggio di bilancio europeo nella Costituzione, vuole dire che si può correggere la rotta solo di qualche piccolissimo grado. Il treno va in quella direzione, possiamo scegliere chi lo conduce ma la direzione è quella. La sinistra, in Italia, ha fatto  purtroppo le politiche della destra. Ha tradito. Gianni Agnelli, in un momento di sincerità, disse: le migliori politiche di destra le può fare un governo di sinistra. Così è stato.

Chi ha tradito di più? Matteo Renzi o Piero Grasso?

L'idea che  la sinistra debba passare per le due cariche dello Stato, Grasso al Senato e Boldrini alla Camera, mi lascia perplesso.  Non vedo Grasso e Boldrini a dare i volantini al Mirafiori, io ci sono andato tante volte. Tutto questo aggregato di sinistra perché combatte Renzi? Per un aggregato di sistema. In realtà Bersani, D’Alema e gli altri hanno fatto le stesse cose che ha fatto Renzi, forse lo criticano perché  vorrebbero essere al suo posto. Il progetto del PD è conseguente al progetto di globalizzazione europeista, è una coerenza di asservimento. Se mi si chiedesse chi è il partito più di destra, direi quello di Renzi.

Non Matteo Salvini?

Salvini è originale, ha detto delle cose giuste sull'Europa. Adesso le ha dovute silenziare perché si è dovuto alleare con Berlusconi che è seduto al tavolo del Partito Popolare Europeo. Bisogna fare la tara sulla campagna elettorale.  Noi siamo un'altra cosa, quello che pensiamo sull'Europa lo diciamo prima, durante e dopo.

Rizzo, perché i leader nazionali  fanno gara a smentire un eventuale accordo all'indomani del voto su un governo di larghe intese?

Perché non lo sanno nemmeno loro. Questa legge elettorale ad oggi prevede un' affermazione del centro destra. C'è poi da comprendere se nel centro destra prende più Salvini o Berlusconi. Se prenderà più Salvini è chiaro che l'ipotesi  di un inciucio con il PD è difficile, se vincerà Berlusconi a quel punto sarà lui a decidere. Per avere l'incarico a formare il governo devi essere il primo partito con il primo gruppo parlamentare.

E' probabile un Gentiloni bis?

Potrebbe esserci, ma al cittadino che cosa gli frega? Uno come Gentiloni qualunque cosa facesse o farà dovrà rendere conto a Bruxelles, no?

Potere al Popolo:  perché non siete lì?

Noi siamo comunisti per davvero, non abbiamo il timore di presentarci con la propria faccia e con il proprio  simbolo. Se ogni volta, per superare lo sbarramento, mi invento un'alleanza, devo cambiare identità divento un'altra cosa. L'immagine e la sostanza in questo caso è la stessa cosa. Noi abbiamo già vinto perché ci siamo, perché abbiamo presentato le  firme. Vogliamo cambiare la società.

Come la volete cambiare?

Chi produce la ricchezza del Paese deve decidere come produrre, quanto produrre e in che tempi produrre. Siamo di fronte ad un bivio,  le ore di lavoro diminuiranno sempre di più, quindi possiamo decidere se arricchire pochissime persone nel mondo, oggi solo otto persone detengono in mano la ricchezza di metà del pianeta. Quindi possiamo decidere se lavorare meno, lavorare tutti e meglio.

Lavorare meno, lavorare tutti fa il paio con la decrescita felice. Non sono slogan abusati?

No, credo ad esempio  la decrescita sia sempre infelice. Noi dobbiamo bloccare le nascite, salvaguardare l'ambiente e dobbiamo redistribuire la ricchezza che arriva dall'innovazione e dal progresso. Oggi con il progresso potremmo vivere in una società per tutti: da ognuno per le sue capacità ad ognuno per i suoi bisogni. Una frase di Marx, attualissima.