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01/03/2018 06:00:00

Politiche 2018. Ci sono solo tre modi per votare bene. Ecco come

Domenica 4 Marzo, dalle 7 alle 23, si vota per il rinnovo del Parlamento italiano con una delle leggi elettorali più ingarbugliate che si siano mai viste. 
Un misto tra maggioritario e proporzionale, con listini bloccati e senza voto disgiunto. Gli analisti prevedono un boom di schede nulle. Infatti esistono solo tre modi di votare affinchè il nostro voto sia valido. Per le elezioni politiche basta una sola croce, sul partito o sul candidato uninominale, ma si possono indicare entrambi, basta che siano nello stesso riquadro, quindi nella stessa coalizione. Il Rosatellum, così si chiama la legge elettorale con cui andiamo a votare, richiede una scelta omogenea. Significa che sia per per Camera che per Senato non è possibile il voto disgiunto, e neanche segnare due partiti anche se fanno parte della stessa coalizione. Dicevamo che ci sono tre modi per il voto valido. Valgono sia per il voto alla Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica. Vediamoli.

Voto valido 1. Il più semplice. Tracciare una sola croce. Si può semplicemente mettere una X sul simbolo di un partito. In questo modo il voto verrà assegnato sia al partito (per il proporzionale) che al candidato uninominale (per il maggioritario).


Voto valido 2.
Tracciare un segno sul nome del candidato uninominale. In questo modo il voto andrà anche al partito se il candidato è collegato ad un solo simbolo, o ripartito tra i partiti che formano la coalizione collegata.

 

Voto Valido 3. E' possibile tracciare due croci, una per il candidato uninominale e una per la lista, purchè il simbolo del partito scelto sia collegato al candidato. Attenzione, però, a non far uscire le due croci dal riquadro del candidato e del partito.


Se questi sono i casi in cui il voto è valido. Vediamo, adesso, quando il voto può essere annullato.
Voto nullo 1. E' vietato il voto disgiunto. Non si può esprimere una preferenza per un candidato uninominale e contemporaneamente tracciare un segno sul simbolo di un partito che non è collegato a quel candidato e che quindi sulla scheda si trova in un altro riquadro.

Voto nullo 2. Come recita la legge, è nulla la scheda dove “l'elettore traccia segni di voto sul contrassegno di più liste anche se collegate tra loro”. Non si può quindi fare la X su due partiti diversi, anche se fanno parte della stessa coalizione.

Voto nullo 3. Attenzione alle distrazioni. Le schede sono due, una per la Camera e una per il Senato. Il consiglio è di non sovrapporle, non metterle una sopra l'altra al momento del voto, altrimenti sulla scheda sottostante possono risultare segni che la renderebbero nulla. Nulle sono anche quelle schede in cui la croce tocca due riquadri. Nulle saranno quelle schede in cui non è chiara, in sostanza, l'espressione dell'elettore.