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05/03/2018 06:00:00

Sicilia, M5s sfiora 50% e fa il pieno. Centrodestra: 30%. Crolla il Pd. I commenti

20,50 - «Il voto delle elezioni politiche deve spingerci ad alcune riflessioni e non basta, anche se fa piacere, evidenziare che il centrodestra sia la coalizione più votata in Italia, perché il risultato nelle regioni del Sud è il segnale di un malessere profondo che investe le popolazioni più toccate dalla crisi».

Lo ha detto, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. «In Sicilia, la nostra proposta politica, alle elezioni regionali, ha trovato il consenso maggioritario dei cittadini proprio in ragione della necessità di rispondere al loro disagio con azioni di governo precise, respingendo velleità e facili demagogie - dice - Come abbiamo chiesto il rispetto di quel voto, così abbiamo profondo rispetto per quello di ieri, e sappiamo bene che per i prossimi cinque anni saremo chiamati a promuovere nell’Isola tutte le azioni possibili per fare crescere l’economia, ridurre la povertà, diminuire le differenze. Questa è la sfida del nostro governo, ma è anche la sfida cui è chiamato senza alibi tutto il Parlamento siciliano, per condividere e portare a compimento la tanto attesa stagione delle riforme».

18,30 - "Non c’è alcun dubbio: l’esito del voto dipinge una Sicilia travolta da un’ondata di protesta ma, nella tempesta, Forza Italia ottiene un risultato straordinario. Sono i numeri a parlar chiaro: la Sicilia è la regione più azzurra d’Italia, col 21% dei consensi è qui che Forza Italia ottiene il suo miglior risultato. Siamo cresciuti di cinque punti percentuali, passando dal 16% delle recenti elezioni regionali, al 21%". Così il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, a commento del voto.

"È un dato importante - continua Miccichè - non soltanto perché conferma che in Sicilia l’unico argine al populismo grillino è rappresentato da Forza Italia, ma perché certifica che solo da qui può ripartire la costruzione del centrodestra".

"Il risultato del M5S - continua - impone inoltre una riflessione sociologica perché, prima che proposta politica, è un voto ‘contro’. Comunque, un augurio ai Cinque Stelle: che riescano a governare diversamente rispetto a come hanno lasciato intendere di voler fare. Perché - conclude - governare un paese è una cosa seria. Spero che questo lo capiscano".

16,15 - “La debacle subita dal Partito Democratico a livello nazionale e soprattutto in Sicilia è solamente la cronaca di una morte annunciata frutto della gestione personalistica di Renzi e dei suoi luogotenenti nell’Isola”. Lo dice Daniele Vella, componente della direzione regionale del Partito Democratico.
“La presunzione dei leader renziani - aggiunge - e la mortificazione dei territori hanno portato il Partito Democratico a percentuali imbarazzanti”.
“Occorre - conclude Vella - immediatamente aprire una fase di ricostruzione della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini. È questo lo spirito necessario affinché il Pd ritorni ad essere un partito progressista, democratico e plurale”.

16,00- «La Sicilia a guida Miccichè/Musumeci rovina la festa al centrodestra e al presidente Silvio Berlusconi». Il Senatore Antonio d’Alì commenta così l’esito del voto delle elezioni Politiche.

«Per arginare l'ondata grillina occorrevano ben altre candidature, nei collegi ed ancor più nei listini. I Siciliani si sono invece trovati sulle schede nomi completamente distanti, territorialmente e rappresentativamente, dalle proprie legittime aspettative, nomi che nulla avevano da raccontare agli elettori, né un passato di cose buone fatte, né un progetto di cose buone da fare per la Sicilia. Paradossalmente l'unico a dire qualcosa per la Sicilia è stato il presidente Berlusconi, ma nessuno dei suoi rappresentanti è stato in grado di dare contenuti reali alla sua idea del "piano Marshall”. Peccato, bastavano scelte meno "condominiali" per portare a casa quei collegi, quelle percentuali e quegli eletti utili a determinare un quadro più solido di governabilità nazionale per il centrodestra. Qualcuno non ha compreso a dovere che la Sicilia è sempre determinante».

«Speriamo che il presidente Berlusconi voglia finalmente mettere a fuoco ciò che veramente accade in Sicilia – prosegue d’Alì -, dove la recente vittoria alle regionali, che doveva essere il famoso traino per le elezioni politiche, è stata immolata sull'altare di un esecutivo ansimante e spesso distratto, e di una presuntuosa presidenza dell'ARS, che ha già sollevato il malcontento della maggior parte dei nostri parlamentari. Nel disastro spicca ancora una volta quale peggior risultato Siracusa, nonostante le continue attenzioni in termini di ministeri, pluricandidature, assessorati e spazi di potere interni al Partito. A Forza Italia in Sicilia occorre una nuova guida».

13,00 - Tanti "trombati" illustri nel centrodestra in Sicilia. I nomi che balzano subito agli occhi sono quelli di Francesco Cascio ex assessore regionale, ex presidente dell’Ars battuto nel collegio per la Camera Resuttana- San Lorenzo di Palermo da Aldo Penna uomo di tante battaglia radicali degli anni ’90 poi uscito dalla politica e oggi rientrato con i 5 stelle.

Nel collegio Palermo Settecannoli non sale un altro grande vecchio della politica: Antonello Antinoro, anche lui ex assessore regionale e tornato alla politica attiva dopo l’assoluzione che ha concluso una lunga vicenda giudiziaria. Viene battuto da Roberta Alaimo, pentastellata dell’ultima ora almeno sul fronte elettorale.

A Palermo centro e via Libertà Ada Terenghi viene battuta dal direttore sanitario dell’ospedale Di Cristina di Palermo Giorgio Trizzino mentre nel collegio Resuttana San Lorenzo ma per il Senato un altro grillino, Steni Di Piazza, spazza via Giulio Tantillo.


Lasciando Palermo ci sono tanti altri personaggi dati per ormai eletti che invece non sfiorano nemmeno l’elezione. Il Rettore di Messina Pietro Navarra viene battuto da Francesco D’Uva solo per fare un altro esempio.

11,20 - "Vi do due notizie veloci: siamo la prima forza politica della Sicilia con quasi il 50% dei voti; abbiamo confezionato un bel cappotto agli avversari, 28 a 0. Abbiamo vinto in tutti i collegi uninominali siciliani”. Così Giancarlo Cancelleri, deputato regionale siciliano del Movimento 5 Stelle, ha commentato i risultati delle elezioni che hanno visto il movimento guidato da Luigi Di Maio superare il 30% di preferenze.

11,00 - «Adesso il Pd dichiari subito la disponibilità a supportare, anche dall’esterno, un governo a guida M5S». Così Rosario Crocetta (Pd), ex presidente della Regione siciliana, non candidato in queste elezioni per decisione della segreteria nazionale.

«Renzi - aggiunge Crocetta - ha avuto quello che merita, causando, in prima persona, una sconfitta che non riuscivano ad immaginare, poiché completamente distanti dalla società. Renzi voleva i voti a favore di un partito di sinistra, attraverso politiche di destra, candidando uomini di destra, impresentabili e cortigiani. Un Renzi zitto e persino compiacente rispetto a propri candidati abili a prendere i voti con le "fritturine" di pesce. Un Renzi che non si è indignato neppure di fronte ad episodi di grave condizionamento del voto che hanno coinvolto alcun candidati Pd».

 

10,47 - Ecco i 28 eletti del Movimento 5 stelle nei collegi uninominali siciliani:

SENATO

Steni Di Piazza (Palermo Resuttana-San Lorenzo), tra i curatori del progetto microcredito
Loredana Russo (Palermo-Bagheria), docente e musicista
Francesco Mollame (Marsala), ingegnere
Gaspare Marinello (Agrigento), dirigente dell'ospedale di Sciacca
Pietro Lorefice (Gela), ex assessore giunta Messinese a Gela
Grazia D'Angelo (Messina)
Tiziana Drago (Acireale), esponente dell'associazione Famiglie numerose
Nunzia Catalfo (Catania), senatrice uscente
Giuseppe Pisani (Siracusa), ex vicesindaco di Augusta

CAMERA

Aldo Penna (Palermo Resuttana San Lorenzo), imprenditore
Giorgio Trizzino (Palermo Libertà), direttore ospedale Civico
Roberta Alaimo (Palermo-Settecannoli), dipendente regionale
Vittoria Casa (Bagheria)
Giuseppe Chiazzese (Monreale), farmacista
Piera Ajello (Marsala), testimone di giustizia
Dedalo Pignatone (Gela), avvocato
Michele Sodano (Agrigento)
Vita Martinciglio (Mazara del Vallo), avvocata
Francesco D'Uva (Messina), parlamentare uscente
Alessio Villarosa (Barcellona Pozzo di Gotto), parlamentare uscente
Andrea Giarrizzo (Enna), startupper
Laura Paxia (Catania)
Simona Suriano (Misterbianco)
Eugenio Saitta (Paternò)
Maria Lucia Lorefice (Ragusa), parlamentare uscente
Maria Marzana (Avola), parlamentare uscente
Paolo Ficara (Siracusa)

10,30 - I dati definitivi non ci sono ancora ma non sembra che possano riservare sorprese in Sicilia, dove il M5s vincerebbe nei 28 collegi uninominali (19 alla Camera, 9 al Senato).

08,10 -  La Sicilia - che registra la più bassa affluenza alle urne tra le regioni italiane (62,7%, dieci punti in meno della media nazionale)- si conferma come la roccaforte del M5S. Mentre lo scrutinio va a rilento (metà dei seggi nella circoscrizione Sicilia 1 alla Camera e un terzo in quella Sicilia 2), nell'isola il Movimento di Grillo si avvicina addirittura alla maggioranza assoluta, con il 48% dei voti ed è prevedibile che farà il pieno di seggi anche nell'uninominale.
La coalizione di centrodestra si attesta invece attorno al 30%, con Forza Italia al 20%-21% e la Lega che ottiene comunque un buon risultato tra il 5-6%. In caduta libera invece il centrosinistra, con un risultato tra il 14 e il 15%, mentre Leu supera a fatica la soglia del 3%.

07,00 - I Cinque Stelle prendono tutti i seggi nell'uninominale in Sicilia, al momento. 

Ecco i dati del Senato.

Collegio di Catania (60 sezioni su 609)

Nunzia Catalfo (M5s) 48,79

Raffaele Stancanelli (Centrodestra) 34,5

Valeria Sudano (Centrosinistra) 10,37

Ambra Monterosso (Leu) 2,59

 

Collegio Acireale (99 sezioni su 598)

Tiziana Drago (M5s) 47,08

Angelo Attaguile (Centrodestra) 33,34

Giovanni Burtone (Centrosinistra) 15,46

Leo Micali (Leu) 1,70

 

Collegio Messina (279 sezioni su 717)

Grazia D'Angelo (M5s) 43,11

Urania Papatheu (Centrodestra) 32,73

Fabio D'Amore (Centrosinistra) 18,01

Gaetano Tirrito (Leu) 3,02

 

Collegio di Siracusa (238 sezioni su 674)

Pino Pisani (M5s) 51,83

Mariella Muti (Centrodestra) 28,07

Maria Alessandra Furnari (Centrosinistra) 14,17

Franca Antoci (Leu) 2,89

 

Collegio di Gela (223 su 550)

Pietro Lorefice (M5s) 48,63

Giovanna Candura (Centrodestra) 30,97

Annalisa Petitto (Centrosinistra) 13,85

Angelo Marotta (Leu) 3,21

 

Collegio di Agrigento (193 sezioni su 635)

Rino Marinello (M5s) 52,48

Vincenzo Giambrone (Centrodestra) 28,93

Maria Iacono (Centrosinistra) 11,74

Calogero Zammuto (Leu) 2,96

 

Collegio di Marsala (127 sezioni su 628)

Franco Mollame (M5s) 50,30

Toni Scilla (Centrodestra) 30,86

Paolo Ruggirello (Centrosinistra) 13,82

Mariella Maggio (Leu) 2,31

 

Collegio Palermo-Bagheria (226 sezioni su 478)

Loredana Russo (M5s) 46,49

Esterina Bonafede (Centrodestra) 34,91

Mario Cicero (Centrosinistra) 11,87

Nadia Spallitta (Leu) 3,35

 

Collegio Palermo Resuttana San Lorenzo (282 sezioni su 409).

Steni Di Piazza (M5s) 43,91

Giulio Tantillo (Centrodestra) 30,18

Teresa Piccione (Centrosinistra) 16,58

Pietro Grasso (Leu) 5,92

06,20 - Nel 2001 il centrodestra vinse 61 a zero. Adesso il cappotto lo ha fatto il Movimento Cinque Stelle, che ha preso tutti i collegi. Il Movimento in Sicilia ha raggiunto percentuali note in passato solo alla Dc. Flop pesantissimo per il Pd. Il partito, tra Camera e Senato oscilla tra l'11 e il 13 per cento. Di gran lungo al di sotto della già fallimentare quota del 19 per cento  nazionale.  Il Movimento in Sicilia ha ottenuto tra il 47 e il 48 per cento tra Camera e Senato. Un siciliano su due ha votato per i grillini.

06,00-  Il Movimento 5 Stelle si prende quasi tutti i collegi in Sicilia. L'isola traina il risultato record dei pentastellati nel resto d'Italia. Qui infatti i grillini ottengono circa il 47% delle preferenze e si riscattano dopo la sconfitta alle regionali dello scorso novembre. Il centrodestra invece si ferma al 31%. Il centrosinistra è al 14% e LeU di Grasso supera di poco il 3%, questi sono dati per il Senato. Alla Camera la situazione non cambia. E si mantengono più o meno le stesse percentuali. Nelle sfide uninominali sono stati sconfitti in Sicilia molti big. Come Raffaele Stancanelli a Catania. Vincenzo Giambrone ad Agrigento. Toni Scilla e Paolo Ruggirello a Marsala. Ma soprattutto grande flop per Pietro Grasso, candidato al Senato al collegio Uninominale di Palermo Resuttana San Lorenzo. E' arrivato ultimo col 5,92%.