Facciamo un appello a Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana: non è possibile che la Sicilia sia rappresentata da un assessore alla cultura (alla cultura!) che ogni ventiquattro ore sclera in televisione insultando pesantemente chiunque. Stiamo parlando di Vittorio Sgarbi, ovviamente.
Quindi, o Musumeci intima a Sgarbi di non apparire più in televisione e di fare il suo lavoro (che quando vuole sa fare anche benino...) oppure meglio dargli il fondo di via. La Sicilia ha tanti problemi e non merita anche Sgarbi.
L'ultima scenata l'ha fatta ieri sera a Cartabianca, il programma di Rai Tre. C'era il giornalista ultrà grillino Andrea Scanzi, e lui ha cominciato ad insultarlo pesantemente: «Puttana», «finocchietto».
Sgarbi sta parlando di Lega e immigrazione. «Essere vicini a chi è fuori d’Italia e viene da noi è un atto cristiano molto nobile, ma io tra mio figlio e quello di un altro do a mio figlio la precedenza. Il padre si Scanzi, piuttosto che un ragazzo del Camerun probabilmente aiuterà suo figlio, mi sembra abbastanza logico». Poi attacca l’assenza di programmi precisi del Movimento Cinque Stelle e lo fa alla sua maniera: «Sono senza padri, non hanno niente, non hanno idee – inveisce Sgarbi – I Cinquestelle risulta che abbiano idee? Risulta che abbiano proposto qualcosa?»
Interviene il giornalista del Fatto«Chiedere pareri politici a Sgarbi è curioso perché è uno che ha cambiato più partiti e idee che mutande. Ricordo che è stato eletto col proporzionale grazie ad un paracadute, uno che per due mesi ha insultato Di Maio, 11 milioni di elettori che hanno votato Movimento Cinque Stelle, convinto di andare ad Acerra e conquistare il mondo e non l’ha votato neanche il gatto». E via con gli insulti.