Ancora veleno a Selinunte. Due degli otto cuccioli di circa 2 mesi, che da un po’ stazionavano nei pressi della rotonda davanti il parco archeologico, sono stati avvelenati. Uno è morto. Il veleno è un potente lumachicida che difficilmente dà scampo. Su consiglio del responsabile sanitario del canile municipale di Castelvetrano, il cucciolo (in condizioni gravissime) è stato portato in un centro veterinario privato, per tentare una lavanda gastrica, impossibile da fare senza gli strumenti adeguati.
A trasportare gli animali a Castelvetrano, stamattina, sono stati i volontari dell’Enpa e lo stesso personale del parco, con mezzi propri, dal momento che il furgone comunale necessario per gli interventi di recupero è ancora in riparazione.
I volontari sono alla ricerca degli altri sei cuccioli. Mancherebbero all’appello anche due cani adulti. Il timore è che si siano allontanati dopo aver ingerito il veleno, andando a morire in qualche luogo nascosto.
I cuccioli e la madre erano molto diffidenti e non si facevano avvicinare da nessuno. Ecco perché, qualche settimana fa, l’Enpa aveva fatto formale richiesta al Comune, all’Asp e al parco archeologico per un accalappiamento attraverso la telenarcosi veterinaria.
Il veleno è arrivato prima.
Egidio Morici