In questi giorni personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Mazara del Vallo, nell’ambito delle istituzionali attività di controllo in materia ambientale, ha avviato una campagna di verifiche mirate ad accertare il rispetto delle modalità di smaltimento degli scarichi reflui urbani immessi nei corsi d’acqua ricadenti nel territorio di propria giurisdizione, all’interno della provincia di Trapani.
A fronte di una condizione generalmente regolare degli impianti di depurazione sottoposti a controllo, nel corso dell’accertamento svolto presso il sito di Partanna è stato accertato che i fanghi di scarto, provenienti dal processo di trattamento degli scarichi urbani, non erano stati trattati secondo le prescritte procedure di legge.
Infatti, dall’analisi della documentazione di “carico/scarico rifiuti” emergeva che circa 30 mc di prodotti di scarto, costituiti da fanghi palabili provenienti dal ciclo di depurazione e depositati all’interno di due scarrabili metallici, erano stati abbandonati per quasi un anno e mezzo sul posto, concretizzando di fatto una “gestione illecita di rifiuti” ai sensi del Testo Unico dell’Ambiente (d.lgs. 152/2006).
Al termine degli accertamenti i rifiuti sono stati posti sotto sequestro ed il responsabile della violazione è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, in attesa dell’ottemperanza alle prescrizioni imposte dai militari per la caratterizzazione e corretto smaltimento dei rifiuti.
Anche nelle prossime settimane proseguiranno le attività di controllo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Mazara del Vallo, al fine di contrastare quelle condotte illecite che, attraverso l’inadeguato trattamento di acque reflue urbane/industriali e l’irregolare gestione dei rifiuti, possano mettere a rischio l’ambiente marino e costiero.