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24/03/2018 07:38:00

Marsala, cameriere a processo per atti osceni e violenza su una collega. La storia

 E’ entrato nel vivo, in Tribunale, un processo ad un cameriere marsalese, il 41enne Francesco Castoro, imputato per atti osceni e violenza privata. A denunciarlo è stata una collega moldava (R.V.) con la quale, nell’estate 2015, lavorava al ristorante “Fior di Sale”, di fronte il mare della “Lupa”, in contrada Ettore Infersa.

Adesso, davanti al giudice, il titolare del ristorante, Massimo Stalteri, ha raccontato: “Ho visto la donna uscire in lacrime dal bagno. E con lei è uscito anche Castoro, il cui alito puzzava di alcool. Dentro il bagno ho, poi, trovato una bottiglia di grappa vuota”.

Alcuni giorni dopo il fatto, R.V. si rivolse a un legale, l’avvocato Vincenzo Forti, che adesso la rappresenta come parte civile, denunciando di essere stata vittima di atti di libidine violenta all’interno dei bagni del ristorante in cui faceva la cameriera.

Ad aggredirla sarebbe stato un altro dipendente dello stesso locale (Francesco Castoro), che dopo averla fatta entrare nel bagno delle donne con un pretesto (“Vai a prendere il sacco della spazzatura”), l’avrebbe seguita e dopo essere entrato anche lui, con mossa fulminea, avrebbe chiuso la porta a chiave.

A questo punto, visibilmente ubriaco, si sarebbe abbassato i pantaloni, mostrando i suoi genitali e iniziando a masturbarsi. La cameriera si mise ad urlare, invitandolo a smetterla.

Lui, continuando, gli avrebbe risposto: “Se non ci stai adesso, parliamone”. La donna, inorridita, tentava di aprire la porta, ma veniva bloccata dal presunto maniaco.

Intanto, le sue grida attiravano l’attenzione di un altro cameriere del locale, che dopo avere bussato ed avere capito cosa stesse accadendo, chiese l’intervento del titolare (Massimo Stalteri).

Castoro, dopo avere detto alla collega moldava che avrebbe aperto la porta solo se avesse tenuto la bocca chiusa, dopo essersi ricomposto, si decideva finalmente a liberarla.

Sotto choc, la cameriera veniva tranquillizzata dal titolare e dagli altri colleghi, mentre Castoro, che svolgeva mansioni di direttore di sala, è stato immediatamente licenziato. Pare che poco prima si fosse scolato un’intera bottiglia di grappa.