“Gli agricoltori che hanno convertito la loro produzione in “biologico” sono sul lastrico non solo per l’alto numeri degli adempimenti burocratici che hanno dovuto affrontare, oltre che per il fisiologico calo di produttività che comporta il settore, ma anche e soprattutto perché la Regione è in grave ritardo nell’erogazione delle indennità del PSR “a superficie” per il settore biologico”. L’assessore Bandiera intervenga con urgenza”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Palmeri che ha depositato una mozione ed una nota urgente all’assessore regionale all’agricoltura Bandiera per accelerare i pagamenti per gli agricoltori. “Esiste un imperdonabile rimpallo di responsabilità – spiega Palmeri – tra la Regione Siciliana, con gli ispettorati provinciali all’agricoltura e l’organismo pagatore nazionale Agea. La questione della mancata erogazione del premio, verosimilmente causata da talune criticità del sistema informatico dell’organismo pagatore AGEA, è stata più volte affrontata dagli organismi competenti. Ad oggi però – spiega ancora Palmeri – non si è ancora trovata alcuna concreta soluzione, lasciando le aziende agricole siciliane in serie difficoltà. Il rischio del fallimento e la chiusura delle attività su tutto il territorio regionale appare ormai imminente. Le aziende in biologico, nei fatti, vanno incontro a prestiti e fallimenti per meri problemi burocratici, errori, incompetenza e ritardi. Torno quindi ad incalzare la Regione Siciliana, perché da gennaio, giace ancora nei cassetti dell’Ars una interpellanza con la quale chiedevo di pagare un primo congruo acconto, secondo i criteri adottati da AGEA per i pagamenti PAC, ovvero un acconto del 70% dei pagamenti a decorrere dal 16 ottobre di ogni anno e saldo entro il 30 giugno dell’anno successivo. Un tempo congruo che corrisponde quindi all’annata agraria di riferimento“.
“Oggi - conclude Valentina Palmeri – notando con rammarico che, dalla presentazione di svariati atti nulla è cambiato, torno ad incalzare l’assessore Bandiera prendendo carta e penna per ricordargli una questione che merita risposte urgenti”.