Si dimette Vittorio Sgarbi dalla carica di assessore regionale della Giunta di Nello Musumeci.
Di cattiva educazione viene tacciato il presidente della Regione: “Consegno la lettera di dimissioni al mio capo di gabinetto, non voglio avere alcun rapporto con Musumeci che è un gran maleducato”.
Il successore di Sgarbi dovrebbe essere Sebastiano Tusa, indicato dallo stesso assessore a Gianfranco Miccichè. Quella poltrona è in quota Forza Italia che intende continuare a rivendicarla.
Il critico d'arte non le manda a dire al governatore dell'isola: “Ogni rapporto politico e umano è interrotto, non ho motivo di parlare con Musumeci. Non posso avere a che fare con una persona che risponde a Cancelleri” . Poi si lasciare andare con i cronisti anche sull'indicazione del nome del suo successore: "Con Miccichè avevo parlato di Roberto Andò, poi abbiamo concordato Tusa.
Sgarbi taccia Musumeci come un dipendente del movimento Cinque Stelle , poi indica il mancato interesse da parte del presidente per il Parco Archeologico di Selinunte, mostra i messaggi che ha inviato a cui non è mai seguita una risposta.
E sui grillini ha qualcosa da dire: “Abbiamo fatto in tre mesi quello che si poteva fare in un anno. I grillini dicono che non ho fatto nulla, lo facciano loro, mi fanno schifo”.
Dopo quattro mesi dalla formazione della Giunta va via il secondo assessore, il primo ad abbandonare è stato Vincenzo Figuccia.
Intanto dal movimento Cinque Stelle fanno sapere che “Musumeci rischia di essere ricordato solo per le volgari boutades del suo assessore, di cui si è reso ostaggio per essere poi scaricato oggi con lo stesso disprezzo che ha riservato ai siciliani”.