La politica marsalese nelle ultime settimane è stata molto movimentata, c'è una mozione di sfiducia che aleggia in consiglio comunale.
Ad ordire la trama della mozione di sfiducia è il consigliere comunale del PSI Michele Gandolfo, divenuto forte oppositore della Giunta guidata da Alberto Di Girolamo fin dalla sua elezione.
Qualche mese fa anche Aldo Rodríquez, consigliere comunale del movimento Cinque Stelle, ha allestito un banchetto per la raccolta firme. Una sorta di sfiducia popolare. Poi non si è avuta più alcuna notizia.
La mozione di Gandolfo è stata sottoscritta da altri consiglieri: Alfonso Marrone, Alessandro Coppola (eletti in maggioranza e divenuti opposizione); Ignazio Chianetta ( eletto con lo sconfitto Massimo Grillo e poi passato con il PSI, di fatto opposizione); Giusi Piccione ( gruppo misto e opposizione); Angelo Di Girolamo ( consigliere del PD, stesso partito del sindaco).
Mancano all'appello altre firme per essere depositata, i consiglieri che non hanno firmato fanno sapere che una mozione va presentata e depositata in maniera diversa, senza nessun primo firmatario. Il promotore si dice pronto a fare un passo indietro, purché ci siano altre firme in calce.
Gandolfo se da una parte lancia la mozione di sfiducia, dall'altra parte lavora dietro le quinte ad un progetto alternativo che guarda al civismo, senza sigle di partito.
Difficile che sia così, può darsi non ci siano le sigle di partito ma i nomi ci sono: tutti legati ad ambienti di centro sinistra e di partito.
Gli incontri ci sono stati, si punta su un candidato sindaco giovane: Nicola Fici. Si cerca di creare una alleanza forte e larga, che abbia come base la convergenza di più consiglieri comunali possibili.
A questo progetto sta dando un'occhiatina Enzo Sturiano, presidente del consiglio, che questa città la vorrebbe amministrare come Primo Cittadino per la tornata del 2020.
Nicola Fici, dal canto suo, non disdegna il dialogo con nessuno ma è pur sempre legato a Massimo Grillo.
A tessere la tela degli incontri è anche la parlamentare regionale marsalese Eleonora Lo Curto, fresca di UDC, tornata all'ARS ma deve costruire la sua aggregazione politica, che si contende con il parlamentare forzista Stefano Pellegrino.
La Lo Curto ha chiesto a molti di costruire una squadra, tra questi ci sono i ragazzi della Pro Loco 2.0 che decideranno in seguito il da farsi. Sono stati vicino a Salvatore Ombra quando si è candidato sindaco, poi hanno dialogato con Paolo Ruggirello ed infine con Mimmo Turano.
Insomma, a Marsala gli animi iniziano a muoversi. Il 2020 non è lontanissimo, in molti cercano di costruire una barca con la quale traghettare più persone possibili.
E siccome a muoversi in tal senso sono molti dei consiglieri uscenti una cosa è certa: pensano di ricandidarsi.
Altrettanti ne rimarranno fuori, la legge elettorale prevede che il prossimo consiglio comunale sarà rappresentato da 24 consiglieri.
Intanto l'adesione al PD, a Sala delle Lapidi, dei consiglieri Linda Licari, Vito Cimiotta e Luana Alagna, viene smentita dagli stessi consiglieri.
Sentono di appartenere politicamente al centro sinistra ma al momento il passaggio è da escludere per la grave situazione che il partito vive in città.
In particolare Linda Licari precisa: “Sarebbe un passaggio naturale da fare dopo due anni e mezzo di partecipazione attiva in un'amministrazione di sinistra. Il fermento che si sta muovendo da Roma e le dichiarazioni di Maurizio Martina, di ripartire dagli errori fatti dalla sinistra in questi anni, mi fa ben sperare che l'idea di una sinistra unita non sia solo utopia ma un progetto su cui lavorare. La situazione locale mi lascia qualche dubbio, vedo continue lotte in segreteria e il gruppo consiliare non appare coeso. L'idea che si ha del PD marsalese è quella di un partito che non lascia spazio a nuove risorse ( senza incriminare nessuno), a persone libere che vedono la politica come impegno costante e presenza sul territorio. Se ci sarà la possibilità di aprire circoli dove potersi incontrare e riunire tutta la sinistra marsalese, compresa quella che si è persa strada facendo, allora si ragionerà con le persone che mi hanno sostenuta sulla possibilità di un mio passaggio nel PD, diversamente ci muoveremo nel civismo”.
Vito Cimiotta è un fuoriuscito dal PD, per questione che gli sono state imposte dal partito locale. Ha atteso che le cose fossero più chiare in merito alla segreteria : “E' vero ho pensato ad un ingresso nel PD che per me sarebbe un ritorno alla base. Non c'è nulla di concreto al momento, sto valutando varie cose. Ho avuto qualche interlocuzione ma niente di più”.
Chiarisce la sua posizione Luana Alagna, eletta con i Democratici per Marsala la lista di Enzo Sturiano: “ Sarebbe una notizia se io non passassi ma non adesso. Il PD a livello nazionale e a cascata in tutti i territori dovrà affrontare una traversata nel deserto. Per questo occorre che chi ci crede veramente nei valori della sinistra e in un partito riformista e progressista si adoperi per ripartire. C'è un grande fermento, a cominciare dall'autospensione di Meo, Rodriquez e Ferreri. Si aspettano i vertici provinciali e regionali per la situazione che si è venuta a creare. Capiremo, anche insieme al mio gruppo, in questi giorni cosa fare”.