Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, che Sanità ha trovato al momento del suo insediamento?
La Sanità siciliana è molto meglio di quello che si racconta, esistono delle realtà importanti. Il 90% dei siciliani vengono curati in Sicilia e i nostri concittadini sono assolutamente seguiti da professionisti che ogni tanto vivono dei momenti di difficoltà. Detto questo c'è un sistema sanitario che deve essere meglio organizzato, siamo in fase di revisione e di ricalibratura della rete ospedaliera anche perchè riteniamo che la filosofia è quella di far funzionare una sanità diffusa che abbia dei presidi efficienti. Non è un caso se ho ereditato il lavoro di chi mi ha preceduto e in provincia di Trapani ci sono degli importanti investimenti economici, abbiamo tanto lavoro da fare.
Assessore abbiamo raccontato la sanità marsalese, le eccellenze ma anche le carenze di dotazione organica. Quando si andrà verso le assunzioni?
La Regione siciliana è in piano di rientro e speriamo entro il 31 dicembre di poterlo chiudere così da programmare la stagione dei concorsi. Intanto un passo avanti lo abbiamo fatto con la stabilizzazione dei medici, dei paramedici, degli infermieri e degli operatori socio assistenziali, questo sta determinando in Sicilia il passaggio di quasi 5000 lavoratori da un contratto precario ad un contratto a tempo indeterminato, la Sicilia è tra le prime regioni d'Italia ad avere avviato un così importante processo di stabilizzazione. L'attuazione del decreto Madia consentirà di sistemare i contratti precari e di avviare la stagione dei concorsi.
L'ospedale di Marsala è stato indicato come Dea di primo livello. E' destinato ad essere tale o è una targhettina su un foglio di carta?
Nessun declassamento per gli ospedali, dobbiamo solo capire come farli funzionare bene. Il rinnovamento strutturale deve camminare pari passo con la loro modernizzazione. Molto spesso capita di essere seguiti da professionisti di grande valore ma in strutture che non sono all'altezza. Se noi non mettiamo le strutture all'altezza dei professionisti che ci lavorano non riusciamo a dare un segnale positivo. La provincia di Trapani, ad esempio, è la provincia con il maggior numero di cittadini che la lasciano per farsi curare in altre regioni italiane. Questo non è solo legato alla classe medica ma sono certo che sia legato alla capacità del sistema sanitario di apparire efficiente.
Ci sarà un'attenzione particolare per le isole minori della Sicilia, compresa Pantelleria?
C'è il problema del trasporto. A Pantelleria in passato sono state adottate delle misure per le nascite riconoscendo un contributo economico per quelle cittadine che hanno voluto partorire in condizioni di sicurezza. Questo da una parte ha azzerato il numero dei parti sull'isola, dall'altra parte ha dato un aiuto a quelle realtà. C'è l'elisoccorso che copre benissimo le isole, io vorrò utilizzare il mese di maggio per fare un giro nei territori e rendermi conto personalmente delle criticità.
Assessore verrà a trovare i medici della provincia di Trapani?
In verità molti li ho già incontrati, per il resto ho deciso di non fare passerella. Se qualcuno pensa che la politica debba occupare gli ospedali facendo visite che sono passerelle allora non sono la persona adatta.